di Marco Valerio/
Il poker è servito, il sorpasso ancora no. Sul tavolo del Mondiale MotoGp, Jorge Lorenzo cala le “fiches”di una pesante vittoria al Montmelò; quarto successo di fila per il maiorchino (per la prima volta nella sua carriera) che però non gli vale ancora il primato in classifica. Infatti, lo conserva, per un solo punto, un ottimo Valentino Rossi che conquista la piazza d’onore dopo la solita straordinaria rimonta dal 7° posto in griglia. Tutto questo per una doppietta Yamaha molto pesante in chiave mondiale costruttori. Pedrosa, 3°, salva la Honda, che però arriva a 19” di distacco (!) e viene affossata, nelle sue (residue) ambizioni di titolo, da Marc Marquez, caduto ancora una volta.
L’errore di Marquez. Lo spagnolo parte lancia il resta, bracca secondo i suoi piani Lorenzo fin dalle prime curve, ma al 3° giro esagera: arriva lunghissimo in staccata alla curva 10 con la moto di traverso, e per non falciare Lorenzo va dritto, terminando la sua corsa nella ghiaia. Dopo quella del Mugello è la seconda caduta di fila per Marquez, che in questo modo fa riemergere tutti i dubbi legati al suo modo di gareggiare: sempre e solo “flat out”, ventre a terra, senza la pazienza di aspettare che la gara gli venga incontro o che maturino le situazioni. L’anno scorso cadeva nelle prove, quest’anno non gli gira e assaggia l’asfalto in gara: il campione è nervoso, deve ritrovarsi mentalmente, gli avversari lo hanno infilzato con le banderillas ed è frastornato più che mai: a 74 punti di distacco da Vale il titolo è ormai una chimera.
La lotta per il titolo. Per la corona iridata è ormai tutta una questione di casa Yamaha: Lorenzo (exploit delle Suzuki nelle qualifiche del sabato a parte) ha fatto capire in tutto il week end di avere una marcia in più sul passo, e in gara non si è smentito: corsa da dominatore, sempre al comando (da quattro GP non lascia un solo giro in testa agli avversari ) e sigillo numero 37 nella top class, eguagliato Hailwood al quinto posto di sempre. Rossi è tenace, non molla, ma vede ormai il nemico troppo vicino. Il “Dottore”, una volta di più ha trovato la medicina giusta per la sua Yamaha risalendo dal 7° posto in griglia, ma continua a scontare il gap della posizione di partenza conquistata in qualifica. Rossi, però, è all’undicesimo podio di fila dalla caduta di Aragon l’anno scorso: se c’è una chiave che può condurlo alla “decima” è questa sua straordinaria costanza di rendimento in alto. Che però contro questo Lorenzo potrebbe non bastare.
Cade anche Dovi. Out per scivolata pure Dovizioso, quando era terzo in lotta con Rossi: week end non facile per la Ducati, con costanti problemi di assetto e di grip che hanno dato preoccupazioni al gruppo dell’ingegner Dall’Igna. Il 4° posto finale di Iannone, che scavalca in classifica il compagno di squadra, risolleva solo in parte il bilancio di Borgo Panigale.
La gara de Montmelò. Al via, il lungo rettilineo non aiuta il motore delle Suzuki, che dai primi due posti della griglia vengono risucchiate dal gruppo, da cui emergono Lorenzo, Marquez e Dovizioso, così nell’ordine al 1° giro, con Rossi 5° e Crutchlow che abbandona la contesa per una scivolata. Mentre Marquez la combina grossa, sdraiandosi, Rossi passa Dovizioso, che scivola a sua volta qualche giro dopo. Il ritardo di Rossi da Lorenzo veleggia sempre fra 1″5 e 2″, con Vale che a 7 giri dalla fine risale a -1″3, poi 1″2, ma non ce n’è. A terra pure Aleix Espargaro, che macchia un po’ il comunque positivo week end Suzuki. Suzuki che si consola con il 6° posto di Vinales. 9° Petrucci e 10° Bautista: ottimo piazzamento per l’Aprilia.
Le notizie precedenti
Le qualifiche del sabato: di Marco Valerio/
Aleix Espargaro (foto in alto) ha conquistato la pole position del Gp di Catalogna a Montmelò nella classe MotoGp. Il pilota della Suzuki ha centrato la prima posizione in griglia con il tempo di 1’40″546, staccando di 83 millesimi il connazionale e compagno di squadra Maverick Vinales (1’40″629). La prima fila è completata dalla Yamaha di Jorge Lorenzo (1’40″646).
In ritardo le Ducati e Valentino Rossi. Per Espargaro si tratta della seconda partenza al palo della carriera do
po quella centrata lo scorso anno nel Gp d’Olanda ad Assen. La seconda fila è aperta dal campione del mondo in carica lo spagnolo Marc Marquez che, in sella alla Honda, ha fermato il cronometro sul tempo di 1’40″754 piazzandosi davanti alla migliore delle Ducati, quella di Andrea Dovizioso (1’40″907) e al connazionale e compagno di squadra Dani Pedrosa (1’40″928). Settimo tempo e terza fila per il leader iridato Valentino Rossi (1’41″058) con la seconda Yamaha.
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