di MARCO VALERIO/ Marquez sfrutta alla grande il primo match point iridato e conquista il Mondiale MotoGP 2016 a Motegi in Giappone. “Il Prescelto” festeggia il suo terzo titolo in carriera nella classe regina approfittando dell’harakiri Yamaha. Il primo epilogo arriva a 17 giri dalla fine, con la scivolata di Valentino Rossi alla curva 10; il suggello a 5 tornate dalla conclusione, con la caduta, con modalità analoghe, di Lorenzo, il quale con un podio avrebbe rimandato la festa iridata di Marquez al GP d’Australia. Il duplice k.o. Yamaha consegna così su un piatto d’argento la corona a Marc Marquez, che vince in passerella la gara con 3″ di vantaggio su Dovizioso, bravo a precedere Vinales che sale sul gradino più basso del podio. Marc chiude così una stagione da monopolizzatore e consente alla Honda di festeggiare proprio in casa.
Un vero “Marcziano”. Marquez vince la quinta gara iridata stagionale e festeggia con tre corse di anticipo, sistemando pure un altro tassello per il monopolio nel Mondiale: allo spagnolo manca infatti solo l’Austria. Inanellato il primo centro sul circuito giapponese, resta quindi solo il Red Bull Ring, dell’attuale calendario, come pista dove Marc non ha mai vinto. Al completamento del “Risiko” penserà l’anno prossimo, intanto, assapora un successo meritato e costruito con velocità e costanza. “Formica atomica”, dunque, non più “cicala”. Un premio per sé e per la Honda, che raccoglie con il suo fuoriclasse una supremazia a volte non così evidente come la classifica di Marquez potrebbe raccontare. La differenza spesso l’ha fatta lui, il “Marcziano'”, capace di gestire al meglio una moto spesso scorbutica e difficile da maneggiare, ma intelligentissimo nella gestione delle tante variabili stagionali come le nuove gomme e le strategie.
La gara. Lo scatto al via premia subito Lorenzo, con Marquez secondo e il “poleman” Valentino Rossi dietro. Un paio di botta e risposta fra Marquez e Rossi e poi lo spagnolo rompe gli indugi vola al comando alla ricerca dell’allungo. Il tempo di passare Lorenzo e Rossi prova a ricucire lo strappo con Marquez, ma finisce per terra restando con una gamba sotto la moto. Nessun problema, per lui, per fortuna, ma fine dei sogni; e terza caduta stagionale per Valentino dopo quelle di Austin e Assen: troppe. Con Marquez in passerella, c’è solo da analizzare la posizione di Lorenzo, perché con un podio ne rimanderebbe la festa mondiale. Jorge è dolorante per la caduta del sabato e viene braccato da Dovizioso e dalle Suzuki di Aleix Espargaro e Vinales fino al capitombolo che vale la festa di Marquez. Jorge così, oltre a porgere la sua corona a Marquez, getta via pure il sorpasso a Rossi nella lotta per il 2° posto nel Mondiale e la supremazia in Yamaha. Podio meritato per Dovizioso, 2° davanti a Vinales, Aleix Espargaro e Crutchlow; 7° Bautista con l’Aprilia, 8° Petrucci. Al tripudio Honda fa da specchio la delusione Yamaha, che da 8 gare non riesce a vincere. Davvero non una bella giornata per la casa di Iwata.
Commenta per primo