di FABIO CAMILLACCI/ Per Valentino Rossi il Motomondiale 2018 è andato in archivio con zero vittorie e solo cinque podi. Un bottino così magro il Dottore non lo otteneva dal biennio in Ducati; come sappiamo, un periodo che il centauro pesarese ha deciso di rimuovere. Intanto, dopo aver chiuso il Mondiale MotoGP al terzo posto, alle spalle di Marquez e Dovizioso, “il Folletto di Tavullia” è ora impegnato negli ultimi test stagionali sul circuito spagnolo di Jerez. La Yamaha sta lavorando sulla configurazione del nuovo motore in vista del 2019, con l’obiettivo di ridurre il gap con le scuderie rivali. Come se non bastassero le sventure patite quest’anno, nuovo piccolo incidente di percorso per Vale. Il pilota della Yamaha è stato costretto a fermarsi a lungo sulla pista: pare abbia riscontrato un problema tecnico sulla sua M1. La moto è stata subito trasportata sul recovery truck fino ai box e Rossi ha così potuto riprendere a girare con la seconda moto.
L’ammirazione di Jack Miller per il Dottore. Valentino Rossi ha fan in tutto il mondo, anche tra gli stessi piloti. E’ il caso del centauro australiano della Ducati Desmosedici del team Pramac Racing, compagno di squadra Danilo Petrucci. Miller, intervistato da Motorsport-Total.com, ha detto: “Non ho mai vissuto un’era di MotoGP senza Rossi, ha debuttato quando avevo un anno. È una sorta di culto, la generazione che adesso arriva è cresciuta con lui. Tutti vogliono essere parte del suo ‘ultimo hurrah’. I nove Mondiali hanno contribuito al suo mito, ma sono soprattutto le sue battaglie nel corso degli anni ad aver alimentato la sua popolarità. La gara di Sepang? L’ho riguardata lunedì, la consistenza di quei giri è qualcosa che puoi solo invidiare. Come pilota, lo vedi e pensi ‘dannazione, è bravo’. Se vincerà il decimo titolo iridato prima di ritirarsi? Questo deve dimostrarlo”. Ai posteri l’ardua sentenza.
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