di FABIO CAMILLACCI/ Malesia, circuito di Sepang: sono andate in scena le prime prove libere della penultima tappa del Motomondiale 2018. Nella classe MotoGP, in attesa delle qualifiche del sabato, Valentino Rossi è stato il pilota Yamaha più veloce nella classifica combinata col crono di 1’59″767. Tradotto: quarto posto assoluto alle spalle di Rins, Dovizioso e Marquez. Ritardo di 159 millesimi per il Dottore che dunque può ritenersi soddisfatto. Finalmente, la Casa di Iwata sembra aver allestito una buona base di partenza su cui poter limare i dettagli; infatti, sono stati studiati i dati di Phillip Island per cercare di tamponare il problema dell’usura del posteriore, lavorare sul set-up della M1 e bilanciare meglio i pesi. Insomma, piccoli passi avanti che hanno consentito al centauro pesarese di migliorare il feeling con le gomme, senza tralasciare il fatto che il tracciato malese è tradizionalmente favorevole alla Yamaha.
Riflettori puntati sugli pneumatici. In relazione al consumo delle gomme, Vale ha comunque un grosso svantaggio rispetto al compagno di squadra Vinales; uno svantaggio dovuto alle dimensioni del corpo e al peso. Vinales pesa 64 kg e ha un’altezza di 171 centimetri, mentre Rossi ha un peso di 69 kg per 181 cm di altezza. Aspetti sui quali il Dottore però ha precisato: “Il peso fa solo una piccola differenza, ma non molto, non sono molto più pesante di lui. Ma è soprattutto la mia altezza ad avere un impatto. Se sei alto, questo influisce sulla durata della gomma posteriore, quindi devo lavorare sulla mia posizione in moto”.
Gli altri dettagli su cui stanno lavorando i piloti Yamaha e l’intero team nipponico. Valentino Rossi si sta concentrando in particolare sul corretto uso dell’acceleratore, diventato fondamentale con l’uso di gomme Michelin. E su questo aspetto il campione di Tavullia ha spiegato: “L’elettronica è lì per sicurezza, ma devi lavorare su quanto sei gentile con il gas, che a sua volta ha un impatto sul consumo dei pneumatici”. A Sepang pertanto, lente d’ingrandimento sulla scelta delle mescole per arrivare nel finale di gara con un buon grip e tentare l’assalto al podio. A tal proposito, Vale al termine delle libere del venerdi ha detto: “Bisogna lavorare su molte cose ma è stato un buon inizio, anche se siamo solo a venerdi. L’anteriore morbida è un po’ rischiosa, meglio la media. Dietro è uguale, oggi in tanti hanno provato a fare il passo con la Soft che non sembra male”. Il popolo giallo innamorato del Dottore si augura che a Sepang sia finalmente Rossi a trionfare, dopo la vittoria di Vinales una settimana fa in Australia.
Sepang: le conferenze stampa del giovedi.
Valentino Rossi al contrattacco: “Io ‘cotto’? Questa l’ho già sentita, la sento da 10 anni”. Il Dottore è carico per la penultima tappa del Mondiale 2018.
di FABIO CAMILLACCI/ A Speang in Malesia per l’ultima tappa del Motomondiale, nella Classe MotoGP, l’unico che non ha più nulla da chiedere alla stagione è Marc Marquez: il pilota spagnolo ha già in tasca da tempo il titolo di campione del mondo. Mentre, tra questo Gran Premio e quello di Valencia, è lecito attendersi belle prestazioni, da: Vinales (Yamaha), reduce dal trionfo in Australia, Valentino Rossi a caccia di un podio con la M1, e la coppia Ducati Andrea Dovizioso-Jorge Lorenzo. Quest’ultimo peraltro è tornato dopo l’infortunio e la conseguente operazione al polso. Nel caso in cui Lorenzo non dovesse farcela, è pronto Pirro.
Il Dottore protagonista nelle conferenze stampa della vigilia. Prima di prove libere, qualifiche e gara, spazio alle parole dei centauri. Mattatore Valentino Rossi che ha contrattaccato, mettendo a tacere con ironia i suoi denigratori che lo danno per “cotto”, auspicando il suo ritiro dall’attività agonistica. Immediata la replica di Vale: “Ho sentito dire tante volte che sono finito, ormai a questa cosa ci sono abituato…e da ben 10 anni”. Mentre sulla gara di Sepang, Rossi ha detto: “Ci manca fare un podio e sarà più importante disputare una bella gara qui, ma sarà importante anche vedere la gomma che viene stressata. La vittoria di Vinales in Australia è stata importante per l’armonia. Dai dati ho capito qualcosa, ma serve capirlo prima. Quest’anno sono più in forma dell’anno scorso, arrivo meglio a fine gara. Ovviamente gli altri piloti sono fortissimi, giovani e possono migliorare la condizione”.
Valentino Rossi e il futuro. Alle solite domande sul suo futuro visto che a breve compirà 40 anni, il Dottore ha risposto: “Non ho ancora deciso se questo sarà il mio ultimo contratto, non ci penso troppo. Vedremo, l’idea è di lavorare sodo quest’inverno per cercare di essere competitivi. Mi farebbe molto piacere vincere quel decimo titolo, ma è solo un numero. Non significherebbe troppo neanche. Quello che voglio è combattere ancora per vincere le gare. Il decimo titolo non è il mio obiettivo, è qualcosa della stampa e dei media. Non so se la mia moto il prossimo anno sarà molto diversa da quella di Maverick. Ma non penso che sia un problema, perché Yamaha è in grado di fornire due moto diverse a due piloti diversi. Accade anche in Honda, dove le moto di Marquez e quella di Pedrosa non sono uguali. Il fatto che Morbidelli ne avrà un’altra ufficiale non sarà un problema, sarà come Crutchlow per la Honda”. E ora la parola passa alla pista: giudice supremo.
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