di FABIO CAMILLACCI/ Pirelli pigliatutto nel mondo dei motori: dopo lo sbarco in Superbike, la casa di pneumatici italiana approda nel Motomondiale. Pirelli fornitore ufficiale ed esclusivo per le classi Moto2 e Moto3 a partire dal 2024 e per tre anni: fino al 2026. Il marchio italiano diventa di fatto parte integrante delle classi lightweight e intermediate dei Gran Premi. Le due classi sono inferiori alla MotoGP, ma, nel “Circus” rappresentano una vera e propria fucina di talenti a livello globale.
Altro aspetto da non sottovalutare. Il paddock della MotoGP offre il miglior laboratorio racing a due ruote, assicurando al contempo che questo sport continui a guidare l’innovazione in termini di sicurezza, prestazioni e sostenibilità. Aspetti che interessano tutti i motociclisti, non solo quelli professionisti. Inoltre, “Road to MotoGP” è un’iniziativa mondiale senza rivali nel panorama motorsport, volta alla promozione dei talenti; che apre le porte e facilita l’accesso alle competizioni motociclistiche in tutto il mondo.
Le parole dei protagonisti. Aldo Nicotera, Senior Vice-President e Head of Moto and Cycling Pirelli, commenta: “Siamo orgogliosi che Dorna ci abbia scelti per diventare il nuovo fornitore di Moto2 e Moto3 per le prossime tre stagioni. Si tratta di un ulteriore riconoscimento della nostra autorevolezza nel motorsport e anche di un chiaro segnale di apprezzamento per il lavoro che da 20 anni svolgiamo nel Campionato Mondiale Superbike”.
La dichiarazione di Carlos Ezpeleta. Lo Chief Sporting Officer di Dorna Sports, dal canto suo dice: “Siamo molto felici di dare il benvenuto a Pirelli nel paddock come unico fornitore di pneumatici per Moto2 e Moto3. Siamo molto felici di aver riscontrato un alto livello di interesse da parte di Pirelli e di aver raggiunto questo accordo. Dare il benvenuto a un nuovo partner sottolinea anche i forti legami e le relazioni del nostro sport con l’industry e non vediamo l’ora di lavorare con Pirelli su diversi aspetti, compresi quelli legati alle prestazioni, alla sicurezza stradale e, naturalmente, alla sostenibilità”.
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