Per gli automobilisti con il vizio della doppia fila o del posteggio ”creativo” si prevedono amare sorprese. Con il parere 4851/2015, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti dato il via libera alla possibilità di elevare sanzioni per divieto di sosta con l’aiuto di telecamere montate sulle auto delle pattuglie della Polizia municipale.
Utilizzando il cosiddetto ”Street Control” i vigili possono multare in breve tempo un gran numero di veicoli, semplicemente percorrendo a bassa andatura le vie cittadine e riprendendo con l’occhio elettronico le macchine sistemate male.
Non si tratta, però, di un procedimento automatizzato. Dopo aver ”immortalato” i trasgressori per strada, infatti, gli agenti in ufficio devono esaminare i fotogrammi di prova, compilare le contravvenzioni e spedirle per posta.
Il sito del Comune di Roma, nel dare notizia del parere emesso dal Ministero, ha riportato un passaggio saliente del chiarimento: ”Se la telecamera è a bordo di un veicolo, e direttamente gestita da un operatore di polizia, il sistema di ripresa video può essere utilizzato come un ‘taccuino’ elettronico che facilita l’acquisizione dei dati identificativi del veicolo, rimanendo compito dello stesso operatore di garantire circa l’effettiva assenza del trasgressore, legittimando così la contestazione differita”.
Proprio quest’ultima frase, però, rischia di aprire la strada a una nuova stagione di ricorsi amministrativi: se, infatti, al momento del passaggio della pattuglia l’automobilista fosse in macchina o nei paraggi, la multa potrebbe essere contestata per illegittimità, in quanto per legge l’agente è comunque tenuto alla contestazione immediata. (Ansa)
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