di NUCCIO FAVA – La situazione è la meno grave di tutto il resto dell’Europa ed anche dei paesi più lontani. Questo dato meno grave dell’Italia è unanimemente riconosciuto anche dalla Merkel e dal nuovo cancelliere Olaf Scholz socialdemocratico a capo di una coalizione con verdi e liberali e lo ha ribadito a Draghi nel primo incontro a palazzo Chigi. Anche la presidente Von der Leyen, ospite dell’università Cattolica per l’inaugurazione dell’anno accademico, ha manifestato giudizi molto positivi circa le modalità di azione dell’Italia contro la pandemia e anche lusinghieri per le politiche economiche specie per l’attenzione verso i giovani e le donne. Non ricordo precedenti di giudizi così favorevoli coronati, se così si può dire della speciale valutazione positiva della guida del nostro presidente del Consiglio da parte di Economist, inesorabilmente preoccupato della inadeguatezza della guida del Regno Unito da parte del premier conservatore Joshnson.
Forse può apparire singolare questa attenzione positiva verso l’Italia che si spinge addirittura a intervenire lucidamente sulla stessa complicata e sconcertante vicenda italiana a proposito della prossima scadenza dell’elezione del presidente della Repubblica esprimendo e suggerendo esplicitamente di non interrompere l’azione di Draghi a Palazzo Chigi e non commettere l’errore ritenuto grave e contrario agli interessi dell’Italia e di tutta l’Europa se si volesse tentare di eleggerlo al Quirinale.
La situazione dei partiti in Italia è invece confusa ed estremamente tattica ed ambigua. Si vorrebbe un accordo ampio o largo, come si dice, ma ogni partito rivendica al tempo stesso un ruolo determinante se non pregiudiziale , da vincolare al proprio schieramento il segno ed il colore dell’eventuale intesa. Contraddetta inevitabilmente dalla ormai chiarissima e ribadita scelta del presidente Mattarella di rispettare pienamente la scadenza del settennato stabilito dalla Costituzione, mentre Draghi ha detto e fatto capire in ogni modo di voler proseguire la difficile azione intrapresa, e decisiva, sia nei confronti dei rapporti con l’Europa e non meno che per la impostazione innovativa nel campo della politica estera, dei rapporti con le Regioni, specie in materia di sanità e di ulteriore lotta alla pandemia, e anche con la complessa trattativa e l’impostazione del dialogo con i sindacati, reduci da uno sciopero non facile e che richiede tuttavia nuove forme di dialogo e di comprensione dopo la rottura .
Del resto Draghi ha sempre rifiutato , anche durante le conferenze stampa, di rispondere a domande circa il problema dell’elezione del successore di Mattarella dicendo sostanzialmente 2 cose: di non ritenere ammissibile un suo intervento mentre il presidente della Repubblica è ancora in carica , e che in ogni caso il governo e, come è naturale, il presidente del Consiglio si atterranno alle scelte di Camera e Senato.
Le forze politiche ripetono il ritornello delle larghe intese e della larga maggioranza e gli stessi media sono quotidianamente pieni di ipotesi , indiscrezioni , manovre e nominativi che arricchiscono le frivolezze e i paradossi specie dei talk show .
Anche in questo caso il sistema dei media farà pure il suo mestiere, come si dice comunemente , con la conseguenza però della confusione e dello smarrimento tra i cittadini, non contribuendo a migliorare la qualità della politica e tanto meno a suggerire o favorire un migliore rapporto tra cittadini ed istituzioni.
Del resto questo contraccolpo negativo del sistema dell’informazione gioca negativamente anche rispetto al grave problema del prolungarsi del rischio pandemico . Anche se in modo meno grave rispetto agli altri paesi , crescono con le sue difficoltà e pericoli i timori nell’opinione pubblica con l’arrivo della nuova ondata epidemica e l’attenzione si concretizza con l’ impegno nei confronti dei bambini. Tutto questo provoca inevitabilmente timori e paure, insicurezze e problematicità nei confronti delle famiglie e del rischio di allargamento dei pericoli di contagio che può trasferirsi questa volta dai ragazzi agli adulti e rendere più pericolosi tutti i rapporti sociali specie nel periodo delle festività natalizie, delle vacanze , degli spostamenti e dei viaggi più impegnativi.
Serve quindi una grande serietà ed una responsabilità consapevole da parte di tutti perché è inesorabilmente in gioco la vita delle persone , non solo più degli anziani e dei cosiddetti soggetti fragili ma per la generalità della cittadinanza. In questo contesto ancora una volta dovrebbe essere la politica a dare per prima l’esempio , mentre invece ci sono tattiche e schermaglie che arrivano a chiedere la testa del ministro Speranza non considerabile certo causa del Covid e delle sue varianti, ma protagonista insieme al generale Figliuolo , della campagna vaccinale e dei suoi positivi risultati. Urge invece maggiore serietà per un impegno comune che solo può contribuire ad un Natale sereno per quanto possibile. Del resto per sua natura il Natale è un lieto annuncio con un significato antico che si rinnova ogni anno esprimendo valore di liberazione e speranza.
*Nuccio Fava, presidente dell’Associazione Giornalisti Europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3
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