di FABIO CAMILLACCI/ Comincia con un pareggio l’avventura dell’ItalMancini nel “gironcino” di Nations League. Contro la Polonia finisce 1-1 allo stadio Dall’Ara di Bologna davanti a 24 mila spettatori, tra loro anche un migliaio di polacchi che si sono fatti sentire con canti e cori. Una Polonia reduce da un fallimentare Mondiale a Russia 2018: eliminata al primo turno nonostante un girone abbordabile con Giappone, Colombia e Senegal. Lunedi 10 settembre, l’Italia se la vedrà col Portogallo a Lisbona. Le successive tappe della Nations League degli azzurri: il ritorno contro la Polonia è fissato per domenica 14 ottobre, mentre il match di ritorno con i lusitani si giocherà sabato 17 novembre a Milano.
L’inizio. Il c.t. Roberto Mancini punta sul 4-3-3 con Mario Balotelli titolare al centro dell’attacco. Sulla fascia sinistra, esordio in maglia azzurra per il 26enne della Fiorentina Cristiano Biraghi. Per il resto, Donnarumma tra i pali, Zappacosta esterno destro, Bonucci e Chiellini coppia centrale di difesa, Gagliardini, Jorginho e Pellegrini a centrocampo, Bernardeschi e Insigne esterni offensivi ai lati di Balo. Il commissario tecnico polacco Brzęczek, che ha preso il posto dell’esonerato Adam Nawałka, riponde con un 4-4-1-1. A sorpresa in porta non c’è lo juventino Szczesny ma Fabianski del West Ham. Pronti via e Polonia vicina al gol: Donnarumma con un intervento prodigioso salva su Zielinski. Il giovane portiere del Milan si ripete al 26′ su Krychowiak. Poi è Bernardeschi a sfiorare il gol con un sinistro a giro da buona posizione. Al 37′ però gli ospiti passano: errore di Jorginho, Lewandowski calibra un bel cross dalla sinistra per l’accorrente Zielinski, e stavolta il centrocampista del Napoli non sbaglia insaccando con un piatto destro al volo sul quale Donnarumma non può fare niente. Si va dunque al riposo con la Polonia avanti 1-0: troppi errori in fase d’impostazione da parte degli azzurri.
Il secondo tempo. Nella ripresa, il “Mancio” lascia negli spogliatoi uno spento Pellegrini sostituendolo con Bonaventura ma non toglie l’impalpabile Balotelli, palesemente fuori forma. Polonia ancora pericolosa in contropiede, successivamente altro acuto di Bernardeschi: un altro tiro a giro fuori di poco. Al 62′ dentro Belotti, fuori Balotelli che lascia il campo tra fischi e applausi. Mario peraltro zoppica per un problema fisico. Decisivo però il successivo ingresso del guizzante Federico Chiesa al posto di Insigne. Al 76′, infatti, il figlio d’arte sfrutta un contropiede azzurro, entra in area e viene travolto da Blaszczykowski che comunque tocca prima il pallone. Per l’arbitro tedesco Felix Zwayer è rigore: dal dischetto, l’italo-brasiliano Jorginho pareggia (foto Afp-Gazzetta.it). Non succede più niente e finisce 1-1, pareggio sostanzialmente giusto. Rimane comunque una Nazionale azzurra da rivedere: grande impegno si, ma troppi errori tecnico-tattici.
Come funziona la Nations League? La nuova competizione mira a far crescere le Nazionali sostituendo gran parte delle amichevoli con partite ufficiali. Il nuovo torneo vedrà impegnate 55 squadre europee, suddivise in quattro leghe in base al coefficiente UEFA per nazionali (1-12 nella Lega A, 13-24 nella Lega B, 25-39 nella Lega C, 40-55 nella Lega D). All’interno di ciascuna Lega, le squadre vengono suddivise in fasce: tre per le Leghe A e B, o quattro per le Leghe C e D, sempre secondo il ranking. A beneficiarne sarà lo spettacolo. Le quattro vincitrici dei gironi della Lega A si qualificheranno per le finali della Nations League, che si disputeranno nel giugno del 2019. Mentre le restanti Nazionali si giocheranno promozioni e retrocessioni da una Lega all’altra e un eventuale percorso verso gli Europei del 2020. Il torneo a eliminazione diretta verrà ospitato da una delle quattro finaliste e il sorteggio si svolgerà a inizio dicembre 2018.
Euro 2020. Le qualificazioni ai prossimi Europei rimarranno inizialmente le stesse, almeno fino alla fase degli spareggi. Fino a oggi, a sfidarsi negli spareggi erano le squadre che si classificavano al terzo posto nei rispettivi gironi di qualificazione, ora invece saranno le 16 vincitrici dei gironi della UEFA Nations League (o, nel caso fossero già qualificate, la squadra successiva nella rispettiva lega). Ogni lega prevede un tabellone separato, con due semifinali in gara unica e una finale secca. La vincitrice di ogni tabellone guadagnerà l’accesso agli Europei del 2020. La domanda sorge spontanea, direbbe qualcuno: visto che è già calcio tutto l’anno, era proprio necessario creare un nuovo torneo per le Nazionali? Evidentemente si, soprattutto per sponsor e tv.
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