Con la procedura dell’utero in affitto è nato in Canada il figlio dell’ex governatore della Puglia Nichi Vendola e del suo compagno Ed Testa. Al piccolo è stato dato il nome di Tobia Antonio. La notizia è stata confermata da persone vicine all’ex presidente della Regione Puglia.
Testa, che è il padre biologico del bimbo, è canadese e in quel Paese è possibile avere figli con la tecnica dell’utero in affitto. Grande gioia, si è saputo, è stata manifestata dai diretti interessati e da famigliari e amici della coppia. La notizia della nascita del bimbo era stata anticipata oggi da alcuni quotidiani e da tempo si era a conoscenza che Vendola e Testa avevano compiuto tutti i passaggi, anche burocratici, per avere un figlio.
La prima reazione a questa notizia è arrivata dal segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che ha scritto su Twitter: “Vendola e compagno sono diventati papà, affittando utero di una donna californiana. Questo per me non è futuro, questo è disgustoso egoismo”.
La replica di Vendola: “Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca. Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione ‘utero in affitto‘. Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: ‘ognuno dal proprio cuor l’altro misura’ (anche se capisco che citare Dante non faccia audience)”.
Nel mare di altri commenti va segnalato quello di “Famiglia cristiana”, che scrive: “Per soddisfare un suo desiderio, il paladino dei poveri e degli oppressi è andato all’estero come un facoltoso signore, ha reso orfano della madre un bambino e ha eluso la Costituzione e le leggi della Repubblica. Ma non era un uomo di sinistra?”. Vendola “non ha esitato – incalza il settimanale dei Paolini – a usare il corpo di una donna e, anche se non in maniera diretta, a ‘comprare’un bambino”.
Anche la presidente della Camera, LauraBoldrini, ha espresso i suoi dubbi sulla maternità surrogata. “Personalmente ho molte riserve, è un tema delicato, soprattutto quando si ha a che fare con giovani donne straniere”. “E’ una pratica che si presta allo sfruttamento delle donne”, ha detto ancora. “Però, ha aggiunto, ho sentito commenti sguaiati e volgari. E’ squallido”.
Dubbi anche da Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli- Venezia Giulia e vicesegretaria del Pd: “Sono contenta per Nichi, per il suo compagno e per il piccolo Tobia”, ma “ho qualche perplessità sull’utero in affitto”. Comunque, “si tratta di una opportunità che è vietata in questo Paese e resta vietata nonostante l’approvazione delle unioni civili. Non facciamo confusioni”.
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