Nave della Marina Militare italiana in soccorso di un gommone senza motore con 90 migranti fuggiti dalla Libia

La nave “Cigala Fulgosi”  della Marina Militare è intervenuta in soccorso dei migranti a bordo del gommone che da ieri si trova in difficoltà al largo della Libia. Il recupero dei circa novanta a bordo è avvenuto puntualmente. L’intervento, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, è stato deciso perché le condizioni meteo sono in peggioramento, l’imbarcazione dei migranti si trova senza motore ed in precarie condizioni di galleggiamento. Non ci sono vittime a bordo. Ora dal Viminale è stato indicato come destinazione della nave il porto di Genova. 

In un tweet Alarm Phone, che ha parlato con i migranti a bordo poco dopo le 8 del mattino, aveva riferito che una bambina di 5 anni sarebbe morta a bordo del gommone che da ieri mattina è alla deriva al largo della Libia. Ma la notizia si è rivelata infondata.  Inoltre i migranti, secondo una la ong, avrebbero anche riferito di aver visto sopra di loro un velivolo e poco distante una nave. “Ci hanno detto che l’elicottero era ancora lì e di poter stabilire che la nave è un’imbarcazione militare”.

E su questo aspetto va registrata una netta presa di posizione del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che su Facebook ha scritto: «Non permetto a nessuno di dire che la nostra Marina Militare abbia ignorato il soccorso di persone in pericolo di vita. A nessuno, sia molto chiaro. E lo dico perché oggi qualche quotidiano e una Ong hanno alluso a questo, lasciando intendere che una nave militare italiana non sia intervenuta per salvare un barcone di migranti diretto verso le coste italiane. È del tutto falso e strumentale. Quando è arrivato l’allarme ai nostri uomini – ricostruisce il ministro Trenta – la nave italiana si trovava a 80 chilometri di distanza, praticamente 2 ore di navigazione dal barcone, localizzato invece in acque di responsabilità libica. Si è deciso di inviare dunque, immediatamente, un elicottero, perché quando c’è da salvare vite umane i nostri non si sono mai tirati indietro. Anzi. La vita umana è sacra, ma questo non può voler dire accogliere tutti indiscriminatamente. Arrivato l’elicottero, in poco meno di un’ora, i militari italiani hanno appurato che era già in atto un’operazione di soccorso da parte della guardia costiera libica ed hanno offerto tutto il supporto necessario“. “Rispetto per i nostri militari e in questo caso per la Marina. Nessuno si permetta di infangare il lavoro dei nostri uomini e delle nostre donne in uniforme”, conclude.

 

Commenta per primo

Lascia un commento