La Procura di Catania ha disposto il sequestro della nave della Ong spagnola ProActiva Open Arms, da ieri ormeggiata nel porto di Pozzallo (Ragusa) dopo lo sbarco di 218 migranti che l’equipaggio aveva salvato e rifiutato di consegnare alla Libia. L’approdo in Italia è al centro dell’inchiesta per la mancata consegna alle motovedette libiche intervenute sul luogo del soccorso o a Malta. Il fermo della nave è stato eseguito su indagini della squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo (Sco). Associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina è il reato ipotizzato dalla Procura di Catania: secondo l’accusa ci sarebbe una volontà di portare i migranti in Italia anche violando legge e accordi internazionali, non consegnandoli ai libici. Indagati dal procuratore Carmelo Zuccaro il comandante e il coordinatore a bordo della nave, identificati, e il responsabile della Ong, in corso di identificazione.
Articoli correlati
GUERRA IN LIBIA/ E’ salito a oltre 120 morti e 550 feriti il bilancio dei primi 10 giorni di conflitto; ma il generale ribelle insiste nell’attacco a Tripoli
E’ di almeno 120 morti e oltre 550 feriti finora il bilancio delle vittime negli scontri in Libia tra i civili, le truppe attaccanti fedeli al generale Haftar partite da Bengasi e quelle che difendono la capitale fedeli ad Al Sarraj, capo del governo riconosciuto dalla Comunità internazionale. Il tragico […]
In fiamme a Roma una discarica abusiva in zona Collatina già sequestrata nei mesi scorsi
Un vasto incendio è divampato in una discarica abusiva in zona Collatina, alla periferia est di Roma nei pressi della stazione ferroviaria Palmiro Togliatti. Al lavoro i Vigili del fuoco per spegnere le fiamme. Una densa nube nera e un odore acre si sono sollevati su tutta la zona. Il […]
PERISCOPIO/ Libia delle mie brame, chi scioglierà il caos del reame?
di NUCCIO FAVA – Sulla tragedia della Libia viviamo un paradosso doloroso e grottesco. Sono stati necessari l’assassinio di due connazionali e la successiva liberazione di due altri compagni, sempre italiani divenuti ostaggio e preda di contrapposti gruppi ribelli e mercenari che si contendevano i prigionieri, per accendere in modo […]
Commenta per primo