Il tribunale egiziano, dopo un’udienza durata appena dieci minuti, ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Patrick George Zaky, lo studente dell’Università di Bologna arrestato al rientro in Egitto con accuse di propaganda eversiva. “Il ricorso è stato respinto”, ha detto uno dei legali del ragazzo Wael Ghaly. A questo punto resta fissata l’udienza del 22 febbraio, in cui i giudici decideranno se prorogare o meno la custodia cautelare di altri 15 giorni in base all’eventuale necessità di ulteriori indagini. Zaky è arrivato al tribunale in manette. Entrando, ai cronisti che gli chiedevano come stava, ha risposto: “Tutto bene”.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha commentato: “C’è delusione, avevamo sperato in un esito diverso. C’erano segnali che potesse andare diversamente: un’aula piena di giornalisti, internazionali e egiziani, di diplomatici, italiani inclusi. Ma non è servito a nulla. Adesso ripartiamo con una campagna ancora più forte, più viva”, in vista dell’udienza del 22, in cui si deciderà se rinnovare la detenzione preventiva di Zaky, per arrivarci “ancora più determinati”.
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