Gli svizzeri hanno ufficialmente bocciato il “reddito di base incondizionato” per tutti: la proposta, promossa da un gruppo indipendente, è stata infatti respinta dalla maggioranza dei cantoni della Confederazione. Per essere approvata la proposta avrebbe dovuto avere il sì da una doppia maggioranza, quella dei cantoni e quella dei votanti.
La proposta già non incontrava il favore dei sondaggi. L’iniziativa raccolse 100.000 firme per garantire a tutta la popolazione di “condurre un’esistenza dignitosa e partecipare alla vita pubblica, anche senza esercitare un’attività lucrativa” in un mondo che tende a sostituire al lavoro umano quello robotizzato, ed è stata promossa da un gruppo di cittadini indipendenti. Governo e parlamento l’hanno respinta praticamente in blocco.
Sempre oggi gli Svizzeri si sono pronunciati anche su altri quattro temi: l’iniziativa popolare “a favore del servizio pubblico”, quella “per un equo finanziamento dei trasporti” e su due modifiche legislative. La prima consentirebbe, ad alcune condizioni, un esame genetico degli embrioni ottenuti con fecondazione artificiale. La seconda riguarda la nuova legge sull’asilo e mira a istituire procedure più rapide per l’esame della domande dei richiedenti.
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