di MARCO VALERIO/ “Noi e gli altri”, Festival contro il Razzismo e le Discriminazioni, presenta, un percorso artistico e culturale multidisciplinare che intende raccontare con diversi punti di vista il tema della discriminazione razziale e rafforzare quei principi di uguaglianza, menzionati non solo dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, ma anche dalla stragrande maggioranza degli strumenti normativi internazionali. L’iniziativa si svilupperà dall’8 al 10 novembre presso il Caffè Letterario di Roma. L’obiettivo che si pone è quello di promuovere la partecipazione attiva e la responsabilizzazione critica nei confronti delle questioni legate alla promozione e protezione dei diritti umani e alla loro violazione in conseguenza delle diverse forme di discriminazione; accrescere la consapevolezza degli ostacoli sociali e culturali che, nelle diverse società, impediscono il pieno raggiungimento delle pari opportunità; interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’dea dell’identico valore di tutti gli esseri umani; sviluppare un’educazione al rispetto dei diritti umani e una coscienza collettiva solidale, aperte al dialogo, alla cooperazione e allo scambio, che non lascino spazio a forme di intolleranza e discriminazione.
Altri obiettivi di questo Festival e gli eventi culturali previsti. Favorire il superamento di pregiudizi e discriminazioni basate su origine etnica o nazionale; accrescere il valore positivo delle differenze come elemento fondante e arricchente della vita sociale. Altro obiettivo è quello di riaffermare il ruolo dell’arte e della cultura, come efficaci strumenti di miglioramento e sensibilizzazione alla portata di ciascuno di noi, in grado di stimolare le coscienze e a sua volta ispirare il cambiamento individuale e collettivo. La rassegna si svilupperà attraverso l’organizzazione di eventi culturali di ampio respiro. Per la sezione dedicata alle arti figurative saranno proposte tre diverse mostre permanenti che racconteranno ognuna con un punto di vista differente i temi oggetto della nostra iniziativa. In collaborazione con la Onlus Fondazione Museo della Shoah sarà poi allestita all’interno del Caffè Letterario, la mostra “La Razza nemica, la propaganda antisemita”.
Le caratteristiche del percorso espositivo. Il percorso espositivo che sarà fruibile per l’intero week end di svolgimento della rassegna, sarà a cura degli storici della Fondazione Sara Berger e Marcello Pezzetti, e si avvarrà di fotografie, giornali e riviste dell’epoca. Il percorso espositivo sarà poi arricchito dalla esposizione fotografica A “Border Matter” di Matteo Nardone, che con i suoi scatti dedicati all’accoglienza dei migranti arrivati a Roma dal 2015 fino al 2020, ha saputo coniugare il lavoro di fotografo con le sempre più attuali questioni di confine. Chiude la sezione dedicata alle arti figurative l’esposizione della community creativa Artisti liberi e progettuali formata dai seguenti scultori, pittori e fotografi: Paola Panatta, Tacko Ndiaye, Elena Lazzara, Glauco Dattini e Janine Claudia Nizza, che per l’occasione proporranno opere inedite sul tema della discriminazione e dei diritti fondamentali dell’uomo. Gli spettatori che visiteranno gli spazi della manifestazione saranno inoltre chiamati ad esprimere un giudizio di gradimento tra le opere proposte, attraverso una scheda di votazione, assegnando pertanto un premio del pubblico.
Una sezione speciale. Per la sezione riservata agli Spettacoli dal vivo, sarà ospitata una selezione di artisti che racconteranno ognuno con un punto di esplorazione differente il tema della discriminazione razziale Venerdi 8 novembre alle 21, “Soul Train” di Alessandra Archangeli. Una pièce teatrale in due atti particolarmente attuale sul tema del razzismo o, meglio, sulla sua perenne rinascita sotto spoglie sempre diverse. Lo spettacolo si snoda attraverso una catena di episodi apparentemente scollegati, ma tutti figli dello stesso virus, della stessa la “Paura del diverso”. Un’iniziativa teatrale dal contenuto sociale che coinvolgerà emotivamente gli spettatori fornendo loro strumenti interdisciplinari per analizzare, comprendere e contrastare le cause dell’attuale e preoccupante diffusione di linguaggi e pratiche ostili nei confronti di determinati gruppi sociali.
Una proiezione da non perdere. Sabato 9 novembre alle 21,00, poi ci sarà la proiezione di due cortometraggi che parlano di accoglienza e multiculturalità per sconfiggere i pregiudizi e per invitarci a riflettere sulla diversità vissuta quotidianamente e su ciò che essa suscita in noi. Stefano Coccia ha selezionato i lavori del regista e produttore cinematografico Max Nardari che interverrà alle proiezioni in programma. Le due opere, “Noi e gli altri” e “Uno di noi”, prodotte dalla casa di produzione Reset production in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, hanno la finalità di sensibilizzare e educare l’opinione pubblica, sulle problematiche connesse al razzismo e all’integrazione mettendo a fuoco in modo divertente, pregiudizi ed equivoci che possono nascere appunto fra noi e gli altri. Chiuderà il programma culturale della rassegna, domenica 10 novembre alle 21,00, il concerto “Africa Night”, omaggio musicale a Nelson Mandela a 30 anni dalla prima elezione democratica in Sudafrica.
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