di FABIO CAMILLACCI/ In attesa di Cagliari-Napoli, le grandi rallentano tutte in questa 26° giornata di Serie A. Clamoroso il tonfo interno dell’Inter. La squadra di Simone Inzaghi è stata battuta 2-0 al Meazza dal Sassuolo, a segno con i due attaccanti del futuro Raspadori e Scamacca; quest’ultimo peraltro in estate potrebbe sbarcare a Milano sponda nerazzurra. Seconda sconfitta interna di fila per i campioni d’Italia dopo lo 0-2 subito in Champions League a opera del Liverpool. Inoltre, appena 5 punti nelle ultime 5 gare di campionato per Barella e compagni. Chiari segnali di una crisi. Una crisi di risultati più che di gioco; perchè l’Inter fa sempre la partita, crea tante occasioni, ma, non segna e subisce troppo (nella foto Gazzetta dello Sport: la delusione di Barella).
Per l’Inter, che fallisce l’operazione controsorpasso ai danni dei cugini del Milan, tutto questo è più di un campanello d’allarme. Non è stato sfruttato il passo falso a Salerno del Diavolo che dunque rimane capolista. Ma adesso, vincendo in Sardegna, il Napoli ha l’opportunità di scavalcare i nerazzurri e agganciare i rossoneri in testa alla classifica. La corsa scudetto è sempre più incerta e avvincente.
Polemiche a Firenze. La Fiorentina piega 1-0 l’Atalanta grazie a una rete del rigenerato Piatek, ma i bergamaschi sono furiosi con direttore di gara, guardalinee e Var per l’annullamento del gol del pareggio a causa un fuorigioco di posizione di un giocatore della Dea. L’episodio è sicuramente controverso e va ad allungare la già lunghissima lista degli orrori da Var.
Italia eccezione del Vecchio Continente. Abbiamo visto che in Champions ed Europa League l’uso della moviola in campo non è bulimico come avviene nel nostro Paese. Solo in Italia, rispetto al resto d’Europa, il Var è più importante dell’arbitro; o meglio, l’arbitro è ostaggio dei varisti di turno e tutto questo da noi ha trasformato il calcio in un altro sport. Speriamo che Aia e Figc lo capiscano e invertano la tendenza al più presto perchè non se ne può più.
L’Udinese frena la Lazio nella corsa all’Europa. Solo un pareggio, 1-1 alla Dacia Arena, per la squadra di Maurizio Sarri che rimonta con Felipe Anderson il vantaggio dei friulani firmato Deulofeu. In tema di lotta per non retrocedere, invece, il Genoa del tecnico Blessin gioca bene ma a Venezia colleziona un altro pari (1-1) che non aiuta una classifica da tempo deficitaria. Grifone sempre a -6 dal quartultimo posto che vale la salvezza, occupato proprio dai lagunari. Lunedi 21 febbraio, oltre a Cagliari-Napoli, completerà il quadro Bologna-Spezia.
La classifica di Serie A dopo 26 giornate
Milan 56
Inter* 54
Napoli 53
Juventus 47
Atalanta* 44
Lazio 43
Fiorentina* 42
Roma 41
Hellas Verona 36
Torino* 33
Sassuolo 33
Empoli 31
Bologna* 28
Spezia 26
Sampdoria 25
Udinese** 25
Venezia* 22
Cagliari 21
Genoa 16
Salernitana** 14
*Una gara in meno
**Due gare in meno
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