Nuova tragedia in mare al largo di Tunisi: annegano 70 migranti provenienti dalla Libia. Salvataggio della “Mare Ionio” per 40 naufraghi portati a Lampedusa. Il natante sequestrato. Polemiche tra Salvini e il M5s

Nuova tragedia in mare con 70 migranti provenienti dalla Libia annegati al largo della costa tunisina e nuovi salvataggi di naufraghi effettuati da due navi italiane con strascichi polemici. E’ stata una giornata drammatica e piena di tensioni, preludio di ciò che potrà accadere con l’avvicinarsi dell’estate e con l’inasprirsi della guerra tra le truppe del generale Haftar e  i militari fedeli al presidente Al Serraj.

Dei migranti che viaggiavano sull’imbarcazione affondata in acque internazionali, a 40 miglia dalla costa delle città tunisina di Sfax, 16 sono sopravvissuti, salvati da pescherecci nella zona, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa tunisina Tap. I migranti di origine subsahariana sarebbero partiti dalla Libia (e il numero delle vittime potrebbe aumentare): fino a sera erano ancora in corso le operazioni di salvataggio e recupero ad opera della Marina militare tunisina.

Intanto la Guardia di Finanza Italiana sta procedendo ad un “sequestro d’iniziativa” della “Mare Jonio”, la nave di Mediterranea Saving Human con a bordo i 30 migranti soccorsi ieri al largo della Libia, tra cui due donne incinte e cinque minori. I militari, si apprende da fonti del Viminale, dopo esser saliti a bordo avrebbero rilevato alcune irregolarità e proprio per procedere al sequestro è stato consentito alla nave di entrare nel porto di Lampedusa. L’accusa ipotizzata nei confronti dell’equipaggio è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

In proposito il presidente Giuseppe Conte, conversando con i giornalisti davanti a Palazzo Chigi, ha detto: “Circa la vicenda della nave Mare Jonio ci siamo sentiti con Salvini e siamo d’accordo sul sequestro, perché la nave era stata già diffidata; ora si faranno le verifiche. C’è di mezzo l’autorità giudiziaria e non entro nel merito. I migranti a bordo verranno fatti scendere e messi in sicurezza, ci mancherebbe, mica li mettiamo nelle patrie galere, o li affoghiamo in mare…”.

I componenti dell’equipaggio della “Mare Jonio” sono stati iscritti nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di un atto dovuto dopo la segnalazione fatta dalla Finanza. La Procura di Agrigento deve valutare però, alla luce della ricostruzione delle modalità del salvataggio e della situazione politica e di sicurezza in Libia, se ci siano stati effettivamente profili di reato.
Mediterranea Saving Human su twitter ha postato un video della nave in movimento scortata da una motovedetta della Guardia di Finanza.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato: «Mi risulta che la nave Jonio non entrerà a Lampedusa da “nave libera”. Non voglio portare via il lavoro ai magistrati. Io faccio il ministro dell’Interno e garantisco la sicurezza ai cittadini.  Mi risulta che a bordo ci siano stati gli uomini della Finanza e che abbiamo fatto i rilievi del caso. Tutto questo è stato sottoposto all’autorità giudiziaria. Aspetto la soluzione positiva di questa vicenda».

Poi la consueta schermaglia politica, con botta e risposta tra Salvini e Di Maio.  Il primo scrive a Conte e al ministro degli Esteri Moavero: «Sono stati ottenuti buoni risultati, per quanto di competenza del ministero dell’Interno, sul fronte dei rimpatri di migranti, ma per consolidarli serve un vero e proprio salto di qualità nella politica estera italiana nella sua collegialità, investendo profili di natura economico-commerciale e di politica estera tout court, ambiti che travalicano le competenze del mio dicastero».
Di Maio (non in prima persona) attraverso “fonti del M5s” replica: «Salvini scrive a Conte per chiedergli un salto di qualità sui rimpatri? Ma per favore, sono di sua competenza, non faccia lo gnorri. Il fatto che abbia scritto a Conte e Moavero è come una dichiarazione di fallimento. Si prenda anche lui le sue responsabilità. Non aveva detto che avrebbe rimpatriato 600mila migranti in un mese?».

Poi direttamente Di Maio offre una “copertura a Salvini con queste parole in un breve scambio di idee con i cronisti: «Le decisioni che sono state prese come sempre sono di tutto il governo. La cosa positiva è che questa nave (la “Mare Jonio”, ndr)  è stata sequestrata un’altra volta; spero che si arrenda e smetta di girare nel Mediterraneo, facendo una serie di azioni che evidentemente hanno qualcosa che non va».

Qualcosa che non va? Ma salvare dei naufraghi può essere considerata “una cosa che non va”?

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