di FABIO CAMILLACCI/ Alla luce dei numerosi casi di Covid nella popolazione italiana e tra i calciatori dei club di Serie A, nella giornata di sabato 8 gennaio, alla vigilia della 21° giornata di campionato, è stata convocata d’urgenza l’Assemblea di Lega che ha deciso la nuova linea da seguire.
Cosa cambia. I 20 club di A all’unanimità hanno scelto di ridurre a 5.000 la presenza di spettatori negli stadi per il 22° e il 23° turno, cioè per le giornate del 16 e del 23 gennaio. Mentre per la 21° giornata e le partite in programma domenica 9 gennaio, tutto come prima.
Cosa non cambia. Per il turno di campionato del 9 gennaio, così come per la Supercoppa italiana tra Inter e Juventus in programma mercoledi 12 gennaio al Meazza di Milano, la capienza degli stadi sarà ancora al 50%. Questa dunque la risposta del calcio all’invito del premier Mario Draghi, il quale aveva anche proposto l’ipotesi di alcuni turni a porte chiuse.
La riunione d’urgenza. All’assemblea di Lega hanno partecipato i rappresentanti di tutte e 20 le società di Serie A, collegati in videoconferenza. L’incontro è stato convocato proprio dopo la telefonata del presidente del Consiglio al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina.
La Lega Calcio di Serie A intanto vince tre ricorsi al Tar contro le precedenti decisioni delle Asl. Solo il Bologna resta in quarantena. Oltre a quello del Piemonte, anche i Tribunali amministrativi del Friuli e della Campania hanno infatti sospeso l’isolamento per i giocatori di Udinese e Salernitana che si sono negativizzati. Torino-Fiorentina in programma inizialmente domenica 9 gennaio è stata spostata alle ore 17 di lunedi.
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