Tornano a salire i contagi da covid in Italia: nelle ultime 24 ore si sono registrati 5.901 nuovi casi, contro i 4.619 di lunedì, con 112.544 tamponi, circa 27mila più di lunedì. Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale a 365.467. In leggero aumento anche l’incremento delle vittime: 41 in un giorno, mentre lunedì erano 39, per un totale di 36.246.
Aumento anche dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: in sole 24 ore ci sono 62 pazienti in più in rianimazione per un totale di 514 (lunedì erano 452). Dal bollettino del ministero della Salute emerge anche che è stata superata la soglia dei 5mila ricoverati nei reparti ordinari: sono 5.076, 255 più di lunedì. Gli attualmente positivi sono 87.193, con un incremento rispetto a domenica di 4.429: di questi 81.603 sono in isolamento domiciliare (+4.112). I dimessi e guariti, infine, sono 242.028, con un incremento di 1.428.
Con i numeri attuali della pandemia da Covid-19 “gli ospedali italiani potranno reggere almeno per 5 mesi ed al momento la situazione è gestibile, ma se dovessimo assistere ad un aumento esponenziale dei casi come sta accadendo in altri Paesi come la Francia allora il sistema ospedaliero avrebbe una tenuta di non oltre 2 mesi”. Lo afferma all’ANSA Carlo Palermo, il segretario del maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri italiani, l’Anaao-Assomed. Che aggiunge: se si passasse dai circa 5mila contagi giornalieri agli oltre 10mila come in Francia, “si rischia il crollo della prima trincea ospedaliera anti-Covid, perchè gli ospedali non sono pronti a far fronte ad un’epidemia esponenziale”. “Già ora – avverte – si iniziano a registrare delle criticità, a partire dal personale sanitario carente e dalle strutture che non sempre garantiscono percorsi differenziati”.
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