La bambina di 3 anni ferita gravemente a Napoli nella sparatoria di malavitosi contro un pregiudicato nel pomeriggio del 3 maggio davanti a un bar di piazza Nazionale è stata operata nell’ospedale pediatrico Santobono. Attualmente la
bambina è in coma farmacologico indotto. Il proiettile che le ha perforato entrambi i polmoni fermandosi contro una costola è stato rimosso. Ricordiano che con la bambina è rimasta ferita lievemente anche la nonna di 50 anni, mentre il pregiudicato che era l’obiettivo della incursione, il 32enne Salvatore Nucaro, è stato anche lui sottoposto ad intervento chiururgico e versa il pericolo di vita.
La valutazione dell’opportunità dell’intervento sulla bambina è stata fatta dai chirurghi del Santobono e dai rianimatori a seguito del monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni cliniche. L’intervento ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. “Sarà decisiva per il suo esito – ha precisato all’Ansa il direttore dell’Ospedale pediatrico Santobono, Annamaria Minicucci – la tenuta dei polmoni, entrambi attraversati dal proiettile di grosso calibro che ha colpito la bambina”. La situazione della bimba “permane grave ma stabile”, ha poi comunicato l’ospedale in una nota delle 17.30 di ieri. “Al momento le sue condizioni cliniche permangono critiche ma stabili, la prognosi resta riservata. Il successivo bollettino stamattina dopo le 11”.
Intanto le indagini per la individuazione degli appartenenti al clan malavitoso che hanno compiuto la spietata spedizione punitivanon hanno dato ancora esito positivo, Infuriano invece le polemiche politiche che, comprensibilmente, sono puntate sul ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al quale le opposizioni imputano la colpa di dedicare il suo tempo a comizi elettorali e sceneggiate televisive molto più che ai suoi compiti di responsabile di un dicastero che deve occuparsi della sicurezza.
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