di GIOVANNI PEREZ – Tra le trovate per raccattare soldi per la “manovra” 2017, il governo, dopo averci pensato a lungo, ha avuto l’idea del secolo: aumentare le tasse sulle vincite alle lotterie. Per partorire questa originalissima e brillante idea ci voleva un ministro delle finanze, Padoan, che venisse ispirato da una mente superiore: quella di Renzi. L’uomo del destino, che ha fatto della modestia la sua bandiera, a sua volta cerca sempre nuove ispirazioni dall’ex presentatore di barzellette sulle navi da crociera che incrociavano nel Mar dei Caraibi per intrattenere metalmeccanici in cassa integrazione o badanti moldave. L’unico problema per Renzi, si sussurra nei corridoi di Palazzo Madama, sembra essere quello di ottenere udienza alla corte dal suo mentore. Come ho gia scritto, in quest’ultimo periodo Berlusconi sembra sia molto occupato a farsi fotografare nel giardinetto sotto casa mentre accarezza e bacia gli agnellini salvati dalle fauci di una torma di italiani affamati e assetati di sangue. Anche se è triste per aver dovuto vendere ai cinesi il suo Milan, i suoi tirapiedi raccontano che Silvio si stia preparando per qualche ministero e quindi rientrare nella stanza dei bottoni che tante soddisfazioni gli aveva dato un tempo; tra le altre quella di evitare di pagare alcune tasse. Certo qualche nube si profila all’orizzonte sotto il segno dei Cinque Stelle, ma niente paura “ci penserà l’amico Renzi”
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