Ora Germania e Austria frenano sull’emergenza dopo aver accettato la “marcia della speranza” dei volontari in Ungheria

Cars of Austrian volunteers willing to transport refugees to Austria enter Hungary at the former border station of Hegyeshalom, Hungary, 06 September 2015. More than 130 vehicles of Austrian volunteers set off from Vienna to give refugees marching towards the Austrian border in Hungary a lift and to carry them to Austria. The flow of refugees crossing from Hungary into Austria slowed to a trickle after 10,000 migrants poured into the country the previous day, with many of them journeying onwards to Germany. Many of the refugees are fleeing war-torn countries such as Syria and Afghanistan, and thus qualify for international protection, but EU countries disagree on how to best handle the surge.  ANSA/CSABA KRIZSAN HUNGARY OUT
Cars of Austrian volunteers willing to transport refugees to Austria enter Hungary at the former border station of Hegyeshalom, Hungary, 06 September 2015. More than 130 vehicles of Austrian volunteers set off from Vienna to give refugees marching towards the Austrian border in Hungary a lift and to carry them to Austria. The flow of refugees crossing from Hungary into Austria slowed to a trickle after 10,000 migrants poured into the country the previous day, with many of them journeying onwards to Germany. Many of the refugees are fleeing war-torn countries such as Syria and Afghanistan, and thus qualify for international protection, but EU countries disagree on how to best handle the surge. ANSA/CSABA KRIZSAN HUNGARY OUT

I volontari austriaci che sono partiti da Vienna a bordo delle loro auto per recarsi in Ungheria a recuperare i profughi che tentavano di arrivare al confine sono rientrati in Austria con il loro carico di persone. I promotori dell’iniziativa  #marchofhope (“marcia della speranza”) annunciano sui social media: “Stiamo festeggiando il successo di questa iniziativa con i migranti a cui abbiamo assicurato un passaggio sicuro”. Alcuni di loro hanno scelto di viaggiare in ‘blocchi’ per ridurre il rischio di essere fermati dalla polizia ungherese.

Ma, passato l’entusiasmo del mega blitz, i governanti di Austria e Germania invitano tutti a ritornare con i piedi per terra, mentre un portavoce della polizia ungherese ha affermato che gli automobilisti arrivati dall’Austria per soccorrere i migranti al confine “rischiano l’accusa di traffico di esseri umani”, anche se poi  lungo il confine la polizia ungherese non ha effettuato alcun fermo.

Ma soprattutto l’Austria e la Germania ripetono che occorre “una graduale fine delle misure di emergenza” che hanno consentito il passaggio di migranti attraverso l’Austria senza nessun controllo alle frontiere. Il primo a dirlo è stato il cancelliere austriaco Werner Faymann. Ma lo ribadisce anche Angela Merkel attraverso il suo portavoce Georg Streiter: “il passaggio dei migranti oltre i confini ungheresi, dovuto alla situazione di emergenza, è stata un’eccezione”.  “C’era un’emergenza acuta da risolvere e stiamo facendo il nostro meglio perché lo sia”,  ha detto Streiter all’ANSA, spiegando l’intervento sulla crisi dei migranti ungheresi. Ma il portavoce ha sottolineato che l’accordo Berlino-Vienna per l’Ungheria non vale per sempre. “La situazione in Ungheria stava diventando intollerabile. Migliaia di persone erano in cammino da settimane. L’Ungheria aveva detto che potevano arrivare al confine, ma non oltrepassarlo. Questo avrebbe potuto portare a un’escalation”, ha spiegato Streiter.  Per la Germania serve un nuovo vertice straordinario della Ue sull’immigrazione. “Sono convinto che abbiamo bisogno di un Consiglio Europeo, quello (ordinario, ndr) di metà ottobre arriverebbe troppo tardi”, dice il ministro Frank-Walter Steinmeier al termine del confronto nel consiglio Esteri informale definito “difficile” da Mogherini.

Si stima che siano ottomila i migranti giunti in Germania dopo l’accordo raggiunto con Austria e Ungheria. Secondo Skynews, 6.000 erano arrivati fino a sabato a Monaco ed altri 2.000 hanno attraversato il confine tra Austria e Germania domenica. La maggior parte sono arrivati in treno a Monaco, mentre altri sono stati portati a Francoforte e a Dortmund.

Le migliaia di migranti giunti in Germania nelle ultime ore con treni e bus sono stati distribuiti in varie città, mentre per oggi si attendono nuovi arrivi. La polizia ha riferito che un treno speciale con 570 profughi a bordo è arrivato la notte scorsa della città di Saalfeld, in Turingia. Oltre la metà di loro sono stati portati a Dresda e sistemati in una scuola per ufficiali dell’esercito. Altri treni sono giunti ad Amburgo, nel nord, e a Dortmund, a ovest, mentre a bordo di autobus oltre 300 migranti sono stati portati a Berlino. Per la giornata di oggi sono attese altre migliaia di persone.

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