Ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma su una presunta attività di riciclaggio riconducibile a Francesco Corallo, il “Re delle slot” detenuto dallo scorso dicembre.
Ma il provvedimento del gip Simonetta D’Alessandro non è stato eseguito: Tulliani (foto) è residente a Dubai e per la magistratura italiana risulta irreperibile. Per il Gip la richiesta di arresto è motivata da una “strategia criminale reiterata” di Tulliani favorita da contatti politici e dalla abilità a muoversi a livello internazionale.
Per il gip, inoltre, appare singolare, secondo quanto riportato nel provvedimento, che un segretario di partito, quale era Gianfranco Fini, “ignorasse le vicende di un gruppo”, la Rti di Francesco Corallo, che avrebbe vinto un’importante gara a livello nazionale in materia di giochi, bandita nel 2002 da un governo del quale faceva parte.
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