Papa Francesco, nella sua visita fatta domenica 1 dicembre a Greccio al santuario francescano dove San Francesco d’Assisi ha realizzato il primo presepe della storia nell’anno 1224, ha diffuso la Lettera Apostolica “Admirabile signum” sul significato e il valore del presepe. Il Pontefice in questa lettera sostiene ed evidenzia la tradizione millenaria che oltre alle famiglie, le scuole, gli ospedali le carceri, le piazze e i luoghi di lavoro preparano per Natale il presepe che con i suoi materiali più disparati dà vita a piccoli capolavori di bellezza esaltando l’importanza delle tradizioni. Nella lettera Francesco sostiene come il mirabile segno del presepe nel rappresentare la nascita di Gesù coinvolga nel credente uno stupore. «Il presepe – dice Papa Francesco nella sua lettera – è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo».
Il Presepe è nato nel 1224 proprio a Greccio, dove San Francesco, con la sua semplicità, realizzò una grande opera di evangelizzazione. Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma che ripropone la bellezza della nostra fede con semplicità, e conclude affermando che, in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino a ogni essere umano».
Certo il presepe è di tutti noi, perciò non può essere strumentalizzato dalla politica.
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