di FABIO CAMILLACCI/ Il dominio Mercedes prosegue anche a Le Castellet per il Gran Premio di Francia. Vince Lewis Hamilton davanti a Bottas. E così sono 8 vittorie in 8 gare per le “Frecce d’argento”; quella di oggi peraltro è la 6° doppietta stagionale. Per Hamilton invece 79° vittoria in carriera e sesto Mondiale più vicino. Sul podio, il ferrarista Charles LeClerc, mentre Vettel con l’altra “Rossa” chiude al 5° posto. Per quanto riguarda l’Alfa Romeo: 8° Raikkonen, solo 16° Giovinazzi. Il GP di Francia è stato dunque l’ennesimo manifesto alla superiorità tecnica della Casa di Stoccarda: dominante nelle prove libere, in qualifica e in gara. Le W10 non hanno dato scampo agli avversari.
La gara. Hamilton ha controllato la corsa dalla partenza all’arrivo, senza farsi sorprendere da Bottas, l’unica variabile che avrebbe potuto ravvivare un po’ la competizione. La Ferrari con Leclerc ha artigliato un podio che dà morale più al pilota monegasco che al tifo ferrarista, un po’ rabbuiato dal quinto posto di Sebastian Vettel dietro alla Red Bull di Max Verstappen. Per Seb il punto addizionale del giro veloce, preso montando le gomme soft nel finale. Ma i valori sono questi: il Cavallino Rampante al momento può solo sperare di impensierire le Mercedes su piste di motore, nel misto perde troppo terreno. Sesto Carlos Sainz con la McLaren, settimo Daniel Ricciardo con la Renault. Nono Hulkenberg con l’altra Renault e decimo Lando Norris con l’altra McLaren.
La partenza. Tutto facile per le Mercedes allo start, con Hamilton senza problemi alla prima curva, coperto alle spalle da Bottas. Dietro di loro Leclerc e Verstappen hanno tenuto la posizione, col ferrarista bravo a non farsi sorprendere dall’olandese che si è affiancato in accelerazione dopo curva 2. Vettel si è accodato alle McLaren di Sainz e Norris, che ha perso la posizione rispetto al compagno di squadra. Al sesto giro Vettel ha superato bene Norris. Nella prima parte di gara poche le emozioni, con Ricciardo e Magnussen che al 17° giro hanno inaugurato i pit stop montando la gomma dura per andare fino al traguardo. Al 18° è toccato a Gasly, che è passato da soft a dura, ma al rientro non è riuscito a difendersi da Ricciardo che in rettilineo lo ha passato facilmente.
I pit-stop e il rush finale. Passato il 20° giro è toccato alle due McLaren e al 21° alla Red Bull di Verstappen. La Ferrari ha chiesto a Vettel di restare fuori per provare a scavalcare l’olandese, mentre Leclerc ha sostato al 22° mantenendo la posizione davanti a Max. Al 24° e 25° dentro le due Mercedes (prima Bottas, poi Hamilton). Infine è toccato a Vettel, dentro al 25°: al rientro il tedesco si è trovato di pochi secondi dietro a Verstappen e si è così lanciato all’inseguimento del 4° posto. Ma le posizioni non sono cambiate. Ma questa Formula 1 è sempre più noiosa. Nota finale: come avevamo previsto, è stato respinto il ricorso della Ferrari per la penalizzazione inflitta a Vettel nel Gran Premio del Canada. Domenica si torna in pista con il GP d’Austria sul Red Bull Ring.
Commenta per primo