di FABIO CAMILLACCI/ In attesa delle gare di domenica e lunedi, questo inizio di Serie A si conferma più pazzo di sempre. Al comando c’è il Torino di Vanoli e al secondo posto la bella Udinese di Runjaic che gioca domenica contro la nuova Roma di Ivan Juric. L’Empoli, invece, si piazza al quarto posto a pari punti con la Juventus e a -1 dal Napoli. Incredibile davvero. Per carità, a inizio stagione il massimo campionato di calcio ha sempre regalato sorprese, ma quest’anno forse più di sempre; anche perchè le big sono partite tutte col freno a mano tirato.
Dopo Verona-Torino 2-3 e Cagliari-Empoli 0-2, sono andati in scena altri tre anticipi validi per la quinta giornata di Serie A. Juventus-Napoli 0-0. Thiago Motta e Antonio Conte decidono di non farsi male e ne esce una partita non bella anche se giocata su ritmi alti. Dato statistico: terzo pareggio senza reti in campionato per i bianconeri. In mezzo i tre gol rifilati al PSV Eindhoven in Champions League. Altre note sul taccuino: Vlahovic fuori all’intervallo per scelta tecnica, Lukaku sostituito al 72′.
Più Juve che Napoli. Predominio territoriale per la Vecchia Signora, anche se le occasioni migliori sono dei partenopei. Nel secondo tempo, Motta prova la mossa vincente togliendo un bomber classico come Vlahovic per inserire un attaccante di movimento come Weah. Madama comunque in difesa si conferma di ferro: 5 clean sheet consecutivi in campionato. Miglior difesa d’Italia e d’Europa. Per il Napoli, invece, è la terza giornata senza reti al passivo. Un tratto distintivo di Antonio Conte che si rafforza.
Venezia-Genoa 2-0. Busio e Pohjanpalo (che fallisce anche un rigore) firmano la prima vittoria stagionale dei lagunari. Doppia tegola sul Grifone: la sconfitta e la perdita a lungo termine di Malinovskyi vittima di un grave infortunio e costretto a uscire in barella. Frattura del perone e lussazione articolare per lui; al momento è difficile stabilire con certezza i tempi di recupero del calciatore ucraino. Autentica boccata d’ossigeno per il Venezia di Di Francesco. Genoa non pervenuto: la squadra di Gilardino praticamente non ha mai tirato in porta.
Lecce-Parma 2-2. Due punti gettati alle ortiche dai salentini: sprecano il colpo del ko e vengono rimontati nel recupero. Bella partita anche se a un certo punto si incattivisce mettendo a referto due espulsi. Prima il cartellino rosso per il leccese Guilbert al 47′, poi quello mostrato al parmense Cancellieri al 58′. Sull’economia del match pesa, e tanto, il 3-0 Lecce fallito clamorosamente da Krstovic che al 59′ aveva raddoppiato il vantaggio di Dorgu giunto al 32′. Sorprendente la rimonta dei ducali con Almqvist al 93′ e Hainaut al 96′. Al di là degli episodi, il Parma ha legittimato il pareggio con 20 tiri in porta, di cui 9 nello specchio.
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