Era un musulmano di nazionalità francese radicalizzato, noto ai servizi di intelligence, l’uomo di 38 anni che ha ferito una poliziotta alla periferia nord di Parigi, durante un normale controllo stradale a Stains, nella banlieue nord di Parigi, e poi, dopo aver rubato in successione due auto, è arrivato all’aeroporto di Orly (dove uno dei mezzi è stato ritrovato), ha rubato un’arma a una poliziotta, ma è stato ucciso da due agenti della stessa pattuglia di cui la poliziotta faceva parte.
Lo scalo è stato evacuato per eseguire una serie di perquisizioni, ma non è stata trovata traccia di esplosivo.
L’assalitore, si è appreso, era pregiudicato per traffico di stupefacenti; era stato sotto osservazione dei Servizi di antiterrorismo perché sospettato di essersi radicalizzato in carcere, ma questo controllo era stato sospeso.
Tutto è avvenuto nel giro di poche ore: in base a una prima ricostruzione, un uomo è stato fermato stamane intorno alle 7 a un posto di blocco a Stains, nella banlieue nord di Parigi. Ma lui ha forzato i controlli e ha sparato contro l’agente in divisa. Ha quindi rubato l’auto a una donna dopo averla minacciata e si è diretto all’aeroporto di Orly. Allo scalo ha tentato di rubare il mitra a una soldatessa, che però ha fatto resistenza. L’ha quindi gettata a terra e a quel punto altri due colleghi gli hanno sparato uccidendolo.
Lo scalo, dove in quel momento transitavano 3mila passeggeri in attesa di imbarcarsi, è stato subito evacuato mentre l’unità antiterrorismo setacciava la zona alla ricerca di esplosivi. Evacuato, oltre al terminal Sud, anche l’altro terminal, Orly Ovest, dal quale partono diversi voli low-cost diretti in Italia. Nessuna altra persona è rimasta ferita nella sparatoria. I voli sono stati deviati all’aeroporto “Charles de Gaulle”. Su entrambi gli episodi indaga la Procura dell’ antiterrorismo.
Secondo la tv BFM, il padre e il fratello del terrorista sono stati fermati dai servizi antiterrorismo.
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