di SERGIO TRASATTI/ Bretagna, nord-ovest della Francia: nella località di Vannes è cominciato il processo all’ex chirurgo Joël Le Scouarnec, un vero e proprio mostro accusato di aver commesso violenze sessuali su 300 giovani pazienti in più di 10 ospedali in cui operava. Un clamoroso e abnorme caso di pedofilia. Stando ai verbali, le vittime erano minorenni all’epoca dei fatti. In particolare, ben 256 avevano meno di 15 anni. Quando il chirurgo pedofilo abusava di loro, erano addormentate o in fase di risveglio dall’anestesia. Le Scouarnec in tutti questi anni di indagini si è definito “pedofilo da decenni”.
Le ulteriori ammissioni del mostro. L’uomo, che oggi ha 74 anni, ha ammesso la sua responsabilità per la maggior parte dei casi di cui è accusato e adesso dovrà rispondere alle domande dei giudici del tribunale penale transalpino per i prossimi 4 mesi. L’ex chirurgo già nel 2020 fu condannato dai magistrati di Saintes a 15 anni di carcere per stupri e violenze su 4 bambini. In quelle occasioni tra le vittime c’erano anche due sue nipoti. Ora, invece, il 74enne è alla sbarra per fatti risalenti al periodo compreso tra il 1989 e il 2014, e commessi in diversi ospedali dell’ovest francese, soprattutto in Bretagna. E rischia altri 20 anni di carcere.
La lista degli orrori. Da quanto si apprende, gli inquirenti sono riusciti a risalire alle numerose vittime spulciando tra le agende e i diari dell’ex chirurgo pedofilo. Materiale trovato in casa del mostro nel 2017 durante una perquisizione nella sua abitazione. Si tratta di pazienti che in media avevano 11 anni quando subirono violenza. Il pedofilo annotava tutto: i suoi appunti, infatti, erano molto dettagliati visto che indicavano nome, età e indirizzo delle vittime. Ma anche il tipo delle violenze inflitte, spesso coperte da procedure mediche. Un autentico film dell’orrore.
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