Andrea Nahles, 47 anni, ex ministro del Lavoro, è stata eletta presidente dei socialdemocratici tedeschi con il 66,35% dei consensi nel congresso Spd che si è aperto a Wiesbaden. È la prima donna che ottiene questo incarico nell’Spd. Nahles ha ottenuto 414 voti dei 624 validi, mentre la sua avversaria, Simone Lange, ne ha conquistati 172. Le astensioni sono state 38. Il risultato della neopresidente dimostra che un terzo del partito non è con lei e questo significa che la nuova leader, che succede a Martin Schulz, dovrà lavorare sodo per ricompattare i socialdemocratici tedeschi, logorati nei mesi scorsi da un dibattito sull’ingresso nel nuovo governo Merkel, di cui oggi fanno parte alla luce del risultato positivo del referendum sottoposto alla base del partito.
Candidata di punta, data chiaramente per vincente, l’ex ministra del Lavoro appartiene all’anima di sinistra del partito. Contro di lei si era candida la sindaca di Flensburg, Simone Lange, 41 anni, che rivendicava un “rinnovamento vero”. Il suo predecessore, Martin Schulz, che si è ritirato subito dopo le trattative per la nuova Grosse Koalition governativa con la Merkel, inseguendo il sogno di diventare ministro degli Esteri – amaramente tramontato – era stato eletto con il 100% dei consensi, nel pieno dell’ondata di entusiasmo per l’ingresso nella scena politica tedesca. Un esito elettorale evidentemente irripetibile. Dal suo passo indietro, i socialdemocratici sono stati guidati in forma commissariale da Olaf Scholz, oggi vicecancelliere e ministro delle Finanze del nuovo esecutivo.
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