A Villa Literno, un centro della provincia di Caserta purtroppo spesso teatro di imprese della malavita organizzata, un meccanico la scorsa notte ha sparato a un ladro che gli stava rubando l’auto mentre due complici tentavano di svaligiare l’appartamento. Il ladro, un albanese di 40 anni, quando ha visto il meccanico puntargli contro la pistola dal balcone mentre lui armeggiava nell’Audi, ha aperto lo sportello – racconta la moglie del derubato – gli ha domandato: “Perché mi spari?” “Io – aggiunge la donna – avrei voluto chiedergli: e tu perché vieni a casa nostra mentre dormiamo a prendere la nostra roba?”. Ma nel frattempo l’irreparabile era accaduto: l’albanese, ferito a morte, è stato raccolto dai complici e trascinato sulla Bmw che avevano rubato poco prima e poi è stato scaricato davanti all’ospedale di Aversa, ormai privo di vita. Subito dopo i malviventi hanno bruciato la Bmw per cancellare le loro impronte digitali.
Il leader della Lega, Salvini, non si lascia sfuggire l’occasione per commentare su Facebook l’episodio con queste parole: “Sorprende i ladri in casa stanotte, spara e ne uccide uno. Mi spiace per il morto, ma fino a un certo punto. Ma ora non indaghino l’ aggredito! La difesa è sempre legittima, anche se Renzi non è d’accordo. Mi date una mano a cambiare la legge?”.
(Nella foto: i rilievi dei carabinieri sull’auto che l’albanese stava rubando)
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