I titoli dei giornali italiani sull’esito del secondo turno delle elezioni francesi suonano in gran parte così: “Sconfitta di Marine Le Pen”. Sono titoli da iscrivere – purtroppo, ma è così – nell’antologia della malainformazione italica. Il Front National della leader populista, come già nel primo turno, si è confermato – aggiungiamo anche qui un purtroppo – primo partito di Francia. Sconfitto è il partito socialista di Hollande, che per non far vincere la Le Pen si è sottoposto a una pesante “donazione di sangue” (cioè di voti) in 7 delle 13 regioni a favore dei candidati della destra di Sarkozy. Ma – non sembri paradossale – sconfitto è anche il partito repubblicano-gollista di Sarkozy, che ha dovuto fare altrettanto a favore dei candidati socialisti nelle altre 6 regioni.
Insomma dissanguarsi per non far vincere l’avversario: una nuova strategia politica che probabilmente piacerà in Italia a chi ha come unico obiettivo quello di “vincere” a qualunque prezzo. A prescindere da come, per che cosa e con chi. Infatti il primo commento entusiasta per l’esito della votazione d’Oltralpe è arrivato da Lorenzo Guerini, scudiero di Matteo Della Leopolda. I giornali e le tv che quotidianamente fanno da megafono a Palazzo Chigi si sono prontamente allineati.
Sarà questa la strategia che si accinge ad adottare il Pd, grazie al meccanismo della legge elettorale Italicum (enorme premio di maggioranza in parlamento per il partito che al ballottaggio prende anche un solo voto in più dell’antagonista)? E se ciò è vero, come potrà la sinistra interna ed esterna contrastarla efficacemente se continuerà ad essere divisa in tanti mini-partitini diretti da balbettanti pseudo leader?
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