di NUCCIO FAVA – Avevo deciso di passare una domenica pomeriggio tranquilla e distesa alla Tv in attesa di Macedonia-Italia . La programmazione di Rai sport è quella che è, meno male che c’è Sky ed Eurosport. Dalle 17 in avanti ho potuto così godermi due finali straordinarie di tennis a chiusura dei tornei di Tokio e Pechino. La zona asiatica, specie la Cina, cresce in modo impressionante non solo con il suo commercio estero. Anche nello sport si fa avanti in modo crescente.
Lo sa bene Berlusconi che ha venduto il Milan ad una cordata cinese e anche la dirigenza dell’Inter pensa di rafforzarsi con compratori di Pechino. Il tennis potrebbe avere un richiamo minore ma i dirigenti sportivi cinesi la pensano in modo diverso e si mobilitano con grande impegno anche tra racchette e palline. È in atto una vera e propria campagna di massa per far conoscere questo sport ad un numero enorme di ragazze e ragazzi fin dai primi anni di scuola. Tornei di livello – femminili e maschili- si sono svolti in numerose località della Cina prima del gran finale di Pechino vinto da Murray dopo una bella lotta col bulgaro Dimitrov, famoso anche per un lungo rapporto sentimentale con la Sharapova.
Non di rottura sentimentale ha patito la nostra nazionale a Skopje, dove ha rischiato di perdere malamente. Sarebbe stato un bel guaio in vista dei mondiali di Mosca. Con un gran numero non solo di giovani italiani, delusi e amareggiati dopo le speranze suscitate dall’arrivo del nuovo allenatore Ventura e dalla sua strategia di ringiovanimento anche di metodi e schemi tattici.
Quella purtroppo che non dà segni di mutamenti positivi è la nostra condizione politica, priva di motivazioni ideali e di vera trasparenza, impastoiata in un cammino referendario infinito e sempre più insopportabile. Per intanto è evidente l’imbarazzo crescente del presidente-segretario e della ministra riformatrice. Soprattutto loro si affidano a toni da comizio permanente, mentre smarrimento e spaccatura del paese sono sempre più evidenti .
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