di GIOVANNI PEREZ- Cari Ds altoatesini, come avevo sin troppo facilmente previsto, preparatevi a ringraziare il grande capo Renzi per aver deciso di non farvi fare la fatica di scegliere i candidati del Trentino-Alto Adige. Li sceglierà lui, naturalmente dopo essersi accordato con i suoi amici della Svp, che gli hanno assicurato (ma solo per il momento) i loro voti.
Oltre all’intramontabile Bressa, ospite transfuga dalla sua patria bellunese, avrete il piacere di apporre sulla scheda elettorale la vostra croce sul nome di un ministro (guarda caso, anche questo scelto da Renzi, ovviamente in nome del rispetto delle autonomie e del volere dei cittadini). Per quest’ultimo vi è tuttavia ancora un piccolo problema da superare: non sa bene dove si trova l’Alto Adige. Ma niente paura, il nostro ministro sembra si sia riproposto di scoprirlo consultando le guide Touring delle quali possiede la collezione completa ereditata dal nonno. Ma non basta, qualcuno lo ha convinto che in inverno, causa le forti nevicate, non arrivano a Bolzano neppure i treni: per ovviare a questo problema, si racconta che abbia prenotato una slitta trainata da un paio di renne. Incerto se per varcare il confine a Salurn (Salorno in italiano) serva o meno il passaporto europeo, avrebbe incaricato il suo segretario particolare di provvedere.
Ma il vulcanico Renzi (che una ne fa e cento ne pensa) oltre a sobbarcarsi l’ingrato compito di scegliere chi deve essere eletto nel Trentino-Alto Adige, ha anche avuto il tempo e l’idea di pensare all’abolizione dell’obbligatorietà del canone Rai. Reazioni positive da parte degli italiani stufi di rivedere per la decima volta dei film vecchi di mezzo secolo o acquistati in Usa a prezzi di svendita, nonché delle idiozie di trasmissioni di quiz. Disappunto invece dei big della Rai, i quali temono che i cittadini non sarebbero più disposti a pagare volontariamente il canone: quindi, sempre secondo i sondaggi di opinione, mancherebbero le risorse per i loro stipendi e buone uscite e anche per quelle per i loro protetti. Una vera tragedia a livello planetario, anche se sembra che Renzi ci abbia già ripensato di fronte alla minaccia di non farlo più apparire giornalmente nei vari telegiornali.
Commenta per primo