Questa mattina si fa un primo inventario dei danni provocati dalle ore di guerriglia urbana che è stata scatenata da nutriti gruppi di anarchici e teppisti vario genere ieri sera nel centro storico di Torino. Gli scontri sono nati da una protesta contro la chiusura
dell'”Asilo”, che da diversi anni accoglieva un centro sociale. Devastazioni e panico durante questi scontri, di cui non si aveva memoria in città.
Dodici manifestanti sono stati fermati dalla Polizia durante gli scontri seguiti al lancio di bottiglie, cestini dei rifiuti, tegole, petardi, e alle distruzioni e agli incendi di auto da parte di manifestanti incappucciati o protetti da caschi. Con i cassonetti rovesciati i manifestanti hanno creato sbarramenti nelle strade cittadine, con scene di panico tra i passanti e i residenti. Pietre e petardi sono stati lanciati contro le forze dell’ordine, cassonetti rovesciati e incendiati, spaccata la vetrata della Smat, l’azienda dell’acqua potabile. Il corteo, con centinaia di manifestanti, ha isolato a lungo un pezzo della città tra il centro storico e Porta Palazzo.
Un gruppo di black bloc ha assaltato un pullman di linea, terrorizzando l’autista e i passeggeri. Saliti a bordo, i manifestanti hanno vandalizzato il bus e lanciato sostanze lacrimogene. “Non ho mai visto niente di simile – racconta l’autista – sono saliti incappucciati sfasciando tutto. Tremo ancora adesso”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, usa espressioni durissime èer commentare l’accaduto: “Galera per questi infami. Ridotti quasi a zero gli sbarchi, adesso si chiudono i centri sociali frequentati dai criminali”. Torino e i cittadini sono “ostaggio di qualche centinaio di delinquenti dei centri sociali. Tutto il mio supporto ai torinesi e alle forze dell’ordine, per questi criminali (che sono stati finalmente sgomberati pochi giorni fa) la pacchia è finita”.
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