La notizia era nell’aria da tempo come abbiamo scritto spesso in passato: adesso è ufficiale. Una cordiale telefonata con Galliani ha sancito l’addio al Milan di Sinisa Mihajlovic. L’ormai ex tecnico rossonero è a Milano, ma non ci sarà nessun faccia a faccia con l’a.d. rossonero. Si chiude così ufficialmente l’avventura di Miha al Milan, dopo 37 partite. Con Mihajlovic lascerà tutto il suo staff, ad eccezione di Alfredo Magni, il preparatore dei portieri che sta seguendo la crescita di Gigi Donnarumma. Dopo alcuni minuti, è arrivato anche il comunicato ufficiale della società rossonera, che annuncia contestualmente l’arrivo di Brocchi sulla panchina del Milan sino a fine stagione.
Il comunicato ufficiale del Milan. Ecco il testo: “AC Milan comunica l’esonero del Signor Sinisa Mihajlovic dall’incarico di allenatore. Al Signor Mihajlovic vanno i più sentiti ringraziamenti per l’attività fin qui svolta con impegno e correttezza. La conduzione tecnica della squadra è affidata, fino al termine dell’attuale stagione, al Signor Cristian Brocchi al quale AC Milan rivolge i più cordiali auguri di buon lavoro”. Brocchi dirigerà oggi alle 15 il primo allenamento e verrà presentato ufficialmente domani alle 14 a Milanello.
La svolta. Il via libera a Brocchi è stato dato ieri sera da Berlusconi, al termine della cena ad Arcore alla quale hanno partecipato Berlusconi, Brocchi e Galliani. L’incontro è durato circa 3 ore ed è terminato alle 23.20. Secondo Berlusconi, è Brocchi l’uomo giusto a prendere per mano subito il Milan. Il 24 marzo, poco più di due settimane fa, il Cavaliere aveva giurato che Mihajlovic avrebbe meritato la conferma in caso di trionfo nella finale di Coppa Italia. Ma evidentemente i recenti risultati in campionato, con il Milan incapace di vincere nelle ultime 5 partite e reduce da due k.o. di fila contro Atalanta e Juve, lo hanno indotto a cambiare idea. Così il patron ha affidato subito la squadra a Brocchi, che il presidente avrebbe voluto “promuovere” già l’anno scorso quando al timone c’era Inzaghi.
L’incontro decisivo. Martedì scorso, subito dopo i funerali di Cesare Maldini, Berlusconi aveva incontrato ad Arcore Galliani e Sacchi in quella che era stata definita una “rimpatriata” tra vecchi amici: in realtà i tre già progettavano il futuro del Milan, col patron che caldeggiava il nome di Brocchi, mentre l’a.d. e l’ex tecnico propendevano rispettivamente per Lippi e Di Francesco, anche se poi pubblicamente Sacchi ha sempre difeso Miha suggerendo al suo vecchio presidente di non cambiare l’ennesimo allenatore. Alla fine ha vinto Berlusconi: del resto è lui che decide.
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