Lo scriviamo da tempo, adesso arrivano conferme: il Cavaliere ha perso la bussola, sia in politica che nel calcio. Ma non intende mollare. Ci asteniamo dal fare previsioni o dare notizie sul fronte politico, però per quanto riguarda il Milan, possiamo esprimerci con alcune notizie in esclusiva. Le voci di un interesse di magnati cinesi per il “Diavolo” sono concrete; poche però al momento, le certezze. D’altronde, quando si tratta di Silvio Berlusconi, i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. Stavolta non si tratta del fantomatico Mr Bee, ma, di gruppi realmente forti finanziariamente parlando. E seriamente interessati a rilevare il pacchetto di maggioranza del club meneghino; non come Bee Taechaubol, il broker thailandese che era disposto ad acquisire solo il 48% delle quote versando 480 milioni di euro. Qui si parla di un 70-80%. Eppure secondo molti addetti ai lavori, Mr Bee sarebbe ancora in lizza per prendere il testimone dal Mr B di Arcore. Ma dove è finito? Ormai è passato un anno e di Mr Bee nemmeno l’ombra.
Mediaset e Fininvest in affanno pressano il Cav. Per una serie di motivi, complice anche la crisi economica globale, al momento le due principali aziende di Berlusconi non se la passano benissimo tra multe e altro. Come se non bastasse, Fininvest controlla un club in affanno economico e sportivo come il Milan. Un pozzo senza fondo, un pozzo peraltro pieno di debiti bancari e non. L’estate scorsa i rossoneri hanno speso 100 milioni di euro per raccogliere un misero sesto posto in classifica e una finale di Coppa Italia, arrivata oltretutto grazie a un tabellone in versione tappeto rosso. Giunti a questo punto, i figli del Cavaliere (proprio quelli su cui tempo fa giurò) stanno cercando di convincere il papà a vendere la società calcistica. Ma è e sarà molto difficile convincerlo perchè Berlusconi un giorno proclamò: “Non venderò mai nè il Milan, nè la Villa di Arcore; l’ho giurato su mamma e papà”. Al Cav piace “giurare” però secondo persone a lui molto vicine, non intende infrangere il giuramento nonostante lo sfascio totale rossonero, ribadiamo: sfascio economico e sportivo. Questo spiega perchè in realtà Mr Bee rimane un ologramma. E’ Berlusconi che non vuole cedere. Non vuole cedere nè una quota parziale, nè tantomeno la maggioranza. Il pressing dei figli prosegue e forse a breve Silvio si convincerà (fotomontaggio Dagospia).
Evergrande in pole con Lippi d.t. Secondo indiscrezioni, la migliore offerta è quella avanzata dal gruppo cinese proprietario del Guangzhou: squadra orientale con cui Marcello Lippi ha vinto tutto. Ulteriore indizio il fatto che proprio Lippi è da tempo candidato, dallo stesso Berlusconi, a pilotare il settore tecnico a Milanello. Una sorta di super visore come Arrigo Sacchi al Real Madrid prima e in Figc poi. I soliti ben informati aggiungono che il tecnico di Viareggio potrebbe addirittura essere il prossimo allenatore rossonero. Intanto, pare che la banca intermediaria di Fininvest, la Lazard, abbia avviato le trattative con i cinesi sulla base di un totale di 750 milioni di euro debiti compresi. I miliardari orientali si sono fatti avanti un anno fa (pure Mr Bee per la verità) e ora sarebbero pronti alla stretta finale. I tecnici Fininvest hanno valutato la proposta nei dettagli e sono in grado di presentare a Berlusconi un quadro chiaro. Fininvest ha fin qui trattato con Sal Galatioto, advisor italoamericano già protagonista di tanti passaggi di proprietà importanti di società sportive negli Usa e che ha tenuto i contatti. Nelle ultime ore, sono emersi tanti nomi di big dell’economia cinese, tutti puntualmente smentiti. Smentito anche il nome più forte, quello di Alibaba che però è in società con Evergrande. Altro indizio. Comunque sia, Fininvest proprio in questi giorni sta stringendo sul tema delle garanzie: vuole sapere nella sostanza i nomi di tutti i partecipanti la cordata e quale forza hanno. Ma, alla fine della fiera Berlusconi, dopo tanti trionfi e dopo aver perso la bussola, si convincerà a mollare? E soprattutto: davvero venderà il Milan ai comunisti?
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