“E’ un agente provocatore”, sbotta un deputato M5S in Transatlantico. Benché la linea sia quella di ‘silenziare’ il sindaco ribelle del Movimento, Federico Pizzarotti, tra i grillini e nei vertici 5 Stelle sale la tensione per la scelta controcorrente, “l’ennesima”, dei primo cittadino ducale, che oggi sarà a Milano, ‘docente’ all’Autumnschool dei Futuredem. In realtà, viene fatto notare da Parma, Pizzarotti prenderà parte a un confronto con un altro primo cittadino, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, per fare il punto su governance e partecipazione a livello amministrativo. Ma la presenza di Pizzarotti nel ‘covo’ dell’associazione giovanile vicina al Pd viene vista come fumo negli occhi, anche perché arriva a stretto giro di un’altra apparizione che ha creato parecchi mugugni tra i 5 Stelle: la conferenza stampa sul Festival Verdi organizzata insieme all’ex grillina Maria Mussini, senatrice e autrice dell’emendamento alla legge di stabilità per salvare la kermesse musicale, proposta stroncata dai 5 Stelle. Nel giorno della conferenza stampa in questione, a quanto apprende l’Adnkronos, lo staff della comunicazione del M5S ha inviato un messaggio a tutti i senatori, raccomandando loro di ‘silenziare’ la cosa, tenendo spenti i riflettori sulla conferenza stampa nell’eventualità i giornalisti avessero fatto domande scomode. Stessa strategia adottata a Imola, nella ‘due giorni’ grillina di Italia 5 Stelle.
La linea è quella di non prestare il fianco agli ‘sconfinamenti’ di Pizzarotti, anche se sono parecchie le questioni che vengono rimproverate dai vertici al primo cittadino parmense. Tra le tante, anche l’aver accettato la carica di vicepresidente dell’Anci, l’associazione che raccoglie i Comuni italiani e che ha registrato la ‘diserzione’ di diversi sindaci 5 Stelle, con tanto di ‘scomunica’ messa nero su bianco da Roberto Fico, che, nel caso del Comune di Quarto, ha rimproverato l’Anci di “non aver prodotto alcun progetto utile, alcun servizio e alcun ritorno economico tangibile per la comunità”. In realtà, anche un altro sindaco M5S, il livornese Filippo Nogarin, ha accettato una carica all’interno dell’associazione, divenendo presidente della commissione delle città portuali. “Ma ogni scelta di Pizzarotti pesa doppio, ogni questione diventa valida per dargli addosso”, si sfoga una senatrice molto vicina al primo cittadino ribelle.”Ricordo che Casaleggio – prosegue la senatrice ‘pizzarottiana’ – è stato a Cernobbio, quest’anno al Festival Ambrosetti è andata Barbara Lezzi. E che dire di Fantinati da Comunione e Liberazione? Ma ogni scusa è buona per criticare l’operato di Pizzarotti”. Che rivendica risultati che potrebbero diventare fiore all’occhiello del Movimento, non ultimo aver ridotto il debito cittadino del 40%, portando un comune vicino al default tra le prime città italiane per stabilità economica. Nei fatti, però, si vive da separati in casa. I rapporti con Grillo e Casaleggio praticamente azzerati, freddi col direttorio. E c’è già chi, tra i 5 Stelle, è pronto a scommettere che nel 2017 Pizzarotti non correrà per il secondo mandato con la maglia del M5S. Da Parma gettano acqua sul fuoco: è prematuro fare congetture. Ogni giorno la sua pena, e domani in agenda ce n’è una di non poco conto. (Servizio AdnKronos)
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