di FABIO CAMILLACCI/ Rispetto alla Champions, Europa League e Conference sorridono all’Italia. Infatti, mentre in Coppa Campioni non abbiamo più compagini dopo le eliminazioni di Lazio, Napoli e Inter, nelle altre due competizioni Uefa facciamo l’en-plein: passano tutte e quattro le squadre in lizza. In Europa League, l’Atalanta fa fuori lo Sporting Lisbona battendolo 2-1 a Bergamo dopo l’1-1 dell’andata, il Milan elimina lo Slavia vincendo 3-1 a Praga dopo il 4-2 di San Siro, mentre la Roma resiste al Brighton e limita i danni in Inghilterra dopo il poker dell’Olimpico. In Conference League, invece, Fiorentina-Maccabi Haifa 1-1 e Viola ai quarti di finale come Dea, rossoneri e giallorossi, grazie al 4-3 di una settimana fa. Insomma, un gran bel poker italiano.
Bergamo: Lookman e Scamacca ribaltano lo Sporting passato in vantaggio al 33′ grazie a una rete di Pedro Gonçalves. Grande protagonista della serata Gianluca Scamacca (nella foto la sua esultanza). L’attaccante romano quando vede le maglie biancoverdi dei portoghesi si trasforma in un cecchino infallibile: terza partita contro la squadra di Amorim e terzo gol. Il centravanti segna la rete decisiva con una zampata al 59’ dopo che Lookman aveva pareggiato a inizio ripresa. Qualche sofferenza nel finale, ma, gli uomini del Gasp alla fine centrano l’obiettivo.
Roma, una sconfitta indolore: il gol di Welbeck e il calore dell’Amex Stadium non bastano al Brighton che non va oltre l’1-0. Missione compiuta per i ragazzi di Daniele De Rossi forti del 4-0 dell’andata. Ridimensionato Roberto De Zerbi: solo un allenatore normale che gode di buona stampa. Il tecnico romanista, invece, risparmia i 90 minuti più recupero a Lukaku (rimasto nella Capitale a curare un fastidio all’anca), Dybala, Paredes ed El Shaarawy. I padroni di casa britannici fanno la partita, costruiscono diverse occasioni e segnano al 37’, ma, non riescono a fare di più anche per le belle parate di Svilar. Complimenti alla Roma che per il quarto anno di fila si qualifica ai quarti di finale di una competizione europea. A oggi la migliore squadra italiana degli ultimi 4 anni con all’attivo: una semifinale, una finale vinta e una persa ai rigori.
Praga: lo Slavia, come a Milano, resta subito in 10 uomini per un rosso diretto e per il Milan diventa tutto facile: il 3-1 rossonero fa il paio con il 4-2 di una settimana fa. Diavolo a segno con Pulisic, Loftus-Cheek e una perla di Leao. Di Jurasek la rete della bandiera ceca. C’è apprensione per l’infortunio del portiere Maignan, sostituito dopo 20 minuti di gioco dal suo vice Sportiello. L’estremo difensore transalpino si fa male al 3′ in seguito a uno scontro con Vlcek. Tomori e Theo i primi che si avvicinano per conoscere le condizioni del compagno. Maignan si rialza, poi si ferma di nuovo, chiama ancora i medici e resta in campo; alla fine deve arrendersi. Per lui: trauma contusivo alla gamba destra. Si attende l’esito degli esami.
Conference League: Fiorentina, 1-1 col Maccabi, cori ultras contro Israele e confronto con i giocatori. Gigliati avanti con un colpo di testa di Barak, che era stato decisivo anche nel 4-3 dell’andata sul neutro di Budapest e l’anno scorso contro il Basilea. Pareggio di Khalaili all’88’ con un tiro che passa sotto le gambe del portiere Terracciano. Al termine del match, i deprecabili canti della Curva Fiesole, i calciatori ospiti rientrano in campo e chiedono spiegazioni. Una brutta pagina che si poteva evitare perchè il conflitto in Medio Oriente non ha niente a che fare con il calcio. E adesso, le quattro italiane attendono il sorteggio per gli abbinamenti dei quarti di finale. In Europa League ci sono: il concreto rischio di un derby e alcuni avversari temibili da evitare.
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