di LUCA DELLA MONICA – Come era prevedibile, ma non del tutto scontato, l’ex manager di Expo Giuseppe Sala ha vinto le primarie e sarà il candidato sindaco del centrosinistra a Milano alle prossime elezioni. L’affluenza è stata di 60.900 votanti (5 anni fa furono 67 mila), che si sono messi in coda ai 157 seggi allestiti dal Pd tra sabato e domenica nonostante le avverse condizioni atmosferiche.
Ma queste primarie milanesi hanno fatto emergere un dato: che Giuseppe Sala, proposto e sostenuto da Renzi e dalla segreteria nazionale del Pd, con 23.674 voti non raggiunge la metà dei consensi espressi e si ferma al 42,98% contro i 19.059 (34%) voti di Francesca Balzani (sostenuta dal sindaco uscente Pisapia), e i 12957 voti (23%) di Pierfrancesco Majorino, mentre il quarto aspirante, Antonio Iannetta ottiene solo l’1% con 410 voti. In sostanza, i due esponenti della sinistra Pd insieme ottengono il 57%.
Ma i candidati “battuti” tengono subito a precisare che ora tutti insieme faranno campagna elettorale per battere il centrodestra. «Ha vinto soprattutto Milano», sono le prime parole di Sala. «Era un passaggio non facile — ha aggiunto —, quindi sono molto contento. Mi pare un ottimo risultato, ma soprattutto oggi ha vinto Milano perché ha dimostrato di essere una città in grado di gestire le primarie svolte in regolarità. Da domani si ricomincia», ha detto ancora Sala dal palco del «quartier generale» delle primarie, il Teatro Elfo Puccini. A chi gli chiedeva dei competitor Balzani e Majorino ha poi risposto: «Lavoreremo insieme, vedremo in che forma: dobbiamo andare a vincere a giugno».
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