Giuliano Pisapia, Marco Doria e Massimo Zedda, sindaci di Milano, Genova e Cagliari hanno lanciato – con una lettera aperta inviata a “Repubblica” – un appello all’unità del centrosinstra invitando “Pd e Sel a tornare uniti per superare la frattura nazionale a sinistra recuperando lo spirito delle elezioni del 2011”. Premesso che “le notizie che arrivano dalla Francia suonano come un ulteriore campanello d’allarme” e impongono di “fare qualcosa per impedire che la destra, il populismo e la paura vincano”, i tre sindaci affermano che per questo motivo “noi, che governiamo le nostre città con un approccio ideale e non ideologico, pensiamo che in un momento così difficile e complesso sia necessario ritrovare quell’unità aperta e larga del centrosinistra che, sola, può ridare fiducia alle cittadine e ai cittadini italiani. Per far questo è indispensabile ripartire dalle forze politiche che, insieme al civismo autentico, compongono, in gran parte d’Italia, il centrosinistra e che, con differenze ma unità di intenti, hanno saputo vincere e governare. Quelle forze sono principalmente il Partito Democratico, perno e componente maggioritaria, e Sel”. Pisapia, Doria a Zedda ammettono che quello che auspicano è “uno schema diverso rispetto a quello del governo nazionale, dove Sel è all’opposizione”, ma – ribadiscono – “noi auspichiamo e lavoriamo affinché questa fase sia un momento transitorio. A partire dai Comuni” puntando al “rafforzamento delle componenti della sinistra”. Prevenendo l’obiezione cara a Renzi che marcando il carattere di sinistra delle alleanze si fa il gioco della destra, i tre sindaci tengono a sottolineare un principio: “Non pratichiamo, e non abbiamo mai praticato, lo sport del favorire la squadra avversaria. Non abbiamo condiviso alcune scelte del governo che, però, non vede al momento altre alternative per avere una maggioranza parlamentare necessaria per governare, che comprendere forze che nulla hanno a che vedere col centrosinistra. Superare questa fase vuol dire diventare più forti. Vuol dire lavorare, con la massima unità possibile, per un confronto costruttivo tra Pd, forze di sinistra interne ed esterne al Pd, quel civismo che ha fatto la differenza, e che però intendano assumersi la responsabilità di governare. Invece di relegarsi nel più facile ruolo dell’eterna opposizione”.
I tre sindaci difendono un criterio per le candidature alle prossime elezioni amministrative: “La scelta del candidato sindaco del centrosinistra non può avvenire se non sulla base della valutazione del lavoro svolto, sia nei casi in cui si ricandidi il sindaco uscente sia nei casi in cui la scelta del candidato del centrosinistra sia affidata alle primarie. Solo così sarà possibile che le candidature dell’intero centrosinistra possano portare alla vittoria nei Comuni dove si voterà. Il nostro – concludono – è un appello all’unità e a continuare percorsi che ci hanno permesso di vincere in passato e ci permetteranno di vincere in futuro. Oggi con un’urgenza e un’importanza più evidente di ieri. Unito, il centrosinistra ha vinto e può vincere. Diviso può solo sperare nella divisione degli avversari”.
E’ un messaggio che ha un destinatario preciso, ance se non dichiarato: Matteo Renzi. Il quale lascia al capogruppo della Camera, Ettore Rosato, una riposta di maniera: “Ci teniamo moltissimo a questa unità del centrosinistra. Il Pd è impegnato nella costruzione di un’ampia coalizione per i buoni governi delle città, attraverso i candidati scelti con le primarie. Siamo l’alternativa al cattivo governo che sta esprimendo il movimento 5 stelle nelle poche città in cui governa”. Dal presidente dem, Orfini, arrivano invece parole positive: “La lettera di Giuliano Pisapia, Marco Doria e Massimo Zedda è saggia e propone uno schema forte e condivisibile”.
“L’appello di Pisapia, Zedda e Doria per un centrosinistra unito e rafforzato a sinistra – afferma Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia e tra i promotori del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana – mi sembra un gesto generoso e di buon senso politico. Che Sinistra Italiana dovrebbe far proprio e sostenere con altrettanta generosità”.
Da Sel, il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni e deputato di Sinistra Italiana parla di “contributo importante verso il quale nutriamo rispetto e interesse. Ci auguriamo – aggiunge – che lo raccolga Renzi e che cambi di conseguenza la sua agenda di governo”.
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