Emilio Fede deve essere condannato a una pena più severa rispetto a quella – 4 anni e 10 mesi di reclusione – inflittagli dalla corte d’appello di Milano nell’ambito del processo Ruby bis. E’ quanto ha chiesto il sostituto pg di Cassazione Ciro Angelillis davanti ai giudizi della terza sezione penale della Suprema Corte. Il magistrato, infatti, ha chiesto di annullare la sentenza d’appello “limitatamente al punto in cui ha escluso la responsabilità di Fede per il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile”. L’ex direttore del Tg4, infatti, nel processo di secondo grado si era visto riqualificare il reato a lui contestato da favoreggiamento della prostituzione di minorenni a quello di favoreggiamento della prostituzione di maggiorenni.
In primo grado Fede era stato condannato a 7 anni.
Ma la Corte non ha recepito la richiesta del procuratore generale ed ha accolto invece il ricorso di Fede e della Minetti, ordinando che il processo sia ripetuto in altra Corte d’Appello.
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