C’è stato il primo via libera del Consiglio dei ministri a cinque decreti attuativi della riforma Madia della Pubblica amministrazione. Tra le novità principali c’è il nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, accompagnato dalla revisione del sistema di valutazione, e con una novità importante: ripristinata la reintegra, come nel ‘vecchio’ articolo 18, dopo le novità delle legge Fornero e del Jobs act, in caso di ingiusto licenziamento con un risarcimento, che, però, non potrà superare le 24 mensilità.
Completano il pacchetto la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco. “I decreti di riforma sono il miglior biglietto da visita per il contratto dei dipendenti pubblici – ha detto la ministra Madia -: noi il rinnovo vogliamo avviarlo ma vogliamo anche chiuderlo”. Al rinnovo, spiega, “andrà la parte prevalente” del fondo stanziato per la P.a. in legge di Bilancio. E un “altro stanziamento” sarà fatto nella prossima legge di Bilancio. Quindi, aggiunge, “sono pronta a fare la direttiva per iniziare il percorso per riaprire la stagione contrattuale ferma da diversi anni“.
Con i cinque decreti di oggi “di fatto completiamo l’iter legislativo della riforma“, ha detto la ministra della P.a. sottolineando che “tutti i decreti già approvati sono efficaci e in vigore“.
“Oggi abbiamo preso decisioni molto rilevanti – ha spiegato Gentiloni introducendo al termine del consiglio dei ministri le misure approvate –: il completamento con le ultime deleghe della riforma della P.A, un’operazione complessa di grandissimo valore strategico per il nostro paese molto atteso anche a livello europeo che prevede anche il riordino della sicurezza e delle forze armate”.
“Le operazioni che dobbiamo fare nelle prossime settimane – ha detto ancora Gentiloni -, con il Def, chiedono un’ulteriore accelerazione del ritmo delle riforme ed è quello che faremo”. “Il governo italiano, lo dico oltre che ai concittadini anche ai nostri amici a Bruxelles, è a lavoro, con determinazione forse non colta del tutto da qualcuno ma per quanto ci riguarda molto chiara”.
Riordino carriere delle forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco. 621 milioni per il 2017 e un miliardo e 27 milioni per il 2018: sono le cifre stanziate e “immediatamente operative” per il riordino delle carriere delle forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco. Ad annunciarlo, sempre al termine del Cdm, il ministro dell’Interno Marco Minniti. Il riordino, ha sottolineato, era un “obiettivo da lungo tempo perseguito” e dunque si tratta di “un obiettivo storico” rraggiunto. Con il provvedimento, ha aggiunto, “si ridefinisce tutto il percorso delle carriere” e si danno risposte “a coloro che si dedicano ogni giorno a a sicurezza e soccorso”.
“Si confermano gli impegni per le nuove assunzioni per sicurezza, difesa e vigili del fuco, con risorse pari a 140 milioni ogni anno”, ha detto ancora Minniti.
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