PUNTO DI VISTA/ Le attese dal nuovo governo: difesa dell’ambiente e freno alla fuga dei giovani all’estero

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO

Va segnalato, in queste ore di tentativi per la formazione di un nuovo governo, l’appello che ha lanciato Elena Grandi, co-portavoce della Federazione dei Verdi: “I Verdi vogliono un governo che affronti l’emergenza climatica. Con serietà e dedizione. E subito, senza tentennamenti e tatticismi e senza inganni. Inoltre vogliono un programma che riduca la nostra dipendenza dai fossili; che metta in atto misure coraggiose contro il dissesto idrogeologico; che approvi la legge contro il consumo del suolo, per la messa in sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici; che incentivi la Riduzione, il Riutilizzo, il Riciclo e il Recupero dei rifiuti, al posto di discariche e inceneritori; che preveda la bonifica dei siti inquinanti; che avvii la riconversione industriale dell’Ilva; che sposti i contributi dello Stato dalle energie fossili alle energie rinnovabili. Tutte misure queste che creano posti di lavoro virtuosi. Vogliamo inoltre che si riducano le spese militari.

Viviamo ormai sommersi da rifiuti fra tonnellate di plastica e di carta e oggi i due temi che il nuovo governo deve collocare nella sua agenda come prioritari sono quelli ambientali e climatici, insieme a un freno alla fuga di migliaia di gjovani e di eccellenze che trovano asilo in altri Paesi.

Oggi l’Italia sta affrontando una crisi politica complessa e di difficile soluzione, in quanto dovrà affrontare tante emergenze, ma un’attenzione particolare va data ad una politica in difesa della democrazia, dell’ambiente e del clima.

Il governo gialloverde dimissionario – a causa del peso avuto da alcune priorità congeniali alle esigenze propagandistiche imposte da Salvini – ha lasciato in eredità le conseguenze delle scelte o delle non-scelte su temi politici  dannosi sia in materia di emigrazione sia in materia ambientale. In particolare su clima e politica energetica non ha rispettato né gli obiettivi né i parametri europei inasprendo i rapporti con l’Europa.

E’ necessario inoltre che le forze politiche che sosterranno il nuovo governo spingano il parlamento a rivedere e correggere il decreto sicurezza e ad approvare una nuova legge sull’emigrazione in un quadro che garantisca ai cittadini stabilità e sicurezza.

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