di NUCCIO FAVA – La giornata domenicale è stata bella. Forse un po’ freddina ma assolata. Allietata soprattutto dalla notizia dall’Australia e dalla conferma dell’espulsione del numero 1 del tennis mondiale. E’accaduto con due “imbroglioni”dove un governo consapevole del suo ruolo e delle responsabilità sull’ondata di covid ha espresso un severo verdetto contro Novak Djokovic, il tennista più forte al mondo. Pesante l’accusa di falsificazione di documenti e di ingresso illegale per mancato rispetto delle procedure e delle regole di contrasto al covid. Tra l’altro era stata messa in campo una reazione di tifosi di stampo no-vax e financo da parte della famiglia del tennista l’accusa di “assassinio”da parte delle autorità australiane.
L’altro protagonista è Silvio Berlusconi che si è presentato come sicurissimo candidato al Colle e che ha dovuto registrare un no assoluto tranne che dai soliti Salvini e Meloni. Già un buon risultato per le istituzioni e la politica italiana. Anche se la prospettiva per il Quirinale resta complicata e difficile per tutti.
Berlusconi dovrà rassegnarsi a passeggiare sui prati delle sue ville, mentre il grande tennista serbo potrà a lungo riflettere ed esercitarsi su campi di allenamento prima di essere riammesso nei grandi tornei. Ma forse una morale più generale potrà trarsi utilmente: per gli sportivi che non si può vincere ad ogni costo e che ci sono principi e regole da rispettare ; per i politici : che spetta loro verificare sempre la quantità e la qualità del consenso.
*Nuccio Fava, presidente della Sezione Italiana Giornalisti europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3, responsabile delle Tribune politiche Rai e coordinatore delle trasmissioni Rai sul Giubileo del 2000.
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