di GIOVANNI PEREZ
Quello trascorso è stato un lunedì di passione per i telespettori di Rai1: alle 20.30 per gli italiani retrò, non solo di età, è tornato il vecchio gioco dei “Soliti ignoti”. Questa volta a condurlo è Amadeus. “Soliti ignoti” ha sostituito l’altro gioco “intelligente”, quello dei “pacchi” , condotto da Flavio Insinna, che per mesi ha deliziato gli spettatori con delle pseudo battute incassando da mamma Rai lauti compensi.
Sopportata stoicamente la esibizione dei “Soliti ignoti”, ero incuriosito dallo sceneggiato “Maltese – il ritorno del commissario”, una serie che era stata propagandata per settimane come degna di succedere agli sceneggiati del commissario Montalbano.
Ebbene di “Maltese” si è visto ben poco; gran parte delle circa due ore è stata occupata da spot pubblicitari in cui si propagandava di tutto: dai nuovi modelli di automobili acquistabili “per qualche centinaio di euro al mese” ai dentifrici, ai rimedi contro il mal di schiena, agli assorbenti e quant’altro.
Capisco che la Rai, per poter continuare a pagare milioni di euro ai suoi insostituibili pupilli, da Bruno Vespa in giù, sia costretta a tormentare i telespettatori costringendoli, volenti o nolenti, a pagare il canone e a sorbirsi anche una straripante pubblicità, che riesce a battere persino le reti di Berlusconi. Ma a questo punto credo che abbia superato ogni limite di decenza.
Commenta per primo