Raffica di scioperi generali indetti oggi dalla Cgil e dalla Uil contro la manovra del governo Meloni. Per l’intera giornata hanno riguardato e riguarderanno fino a stasera undici regioni italiane e interesseranno tutti i settori, dalla sanità alle banche. Particolari disagi per i trasporti pubblici locali, con lo stop di autobus, metro e treni che hanno mandato in tilt soprattutto le grandi città, a partire da Roma, Milano e Napoli. Le fasce orarie delle astensioni dal lavoro sono state diverse da regione a regione, anche se non si sono avute segnalazioni di particolari situazioni critiche.
Disagi soprattutto nelle grandi città per la carenza di mezzi pubblici di trasporto. Disagi a Firenze in centro a causa del corteo nella città. Stop pomeridiano a Milano dalle 18 alle 22. A Genova lo sciopero si è svolto dalle 11.30 alle 15.30 come anche in Emilia Romagna. A Napoli chiuse le funicolari Centrale e Montesanto.
Landini: più austerity di quello che chiede la Ue – Bruxelles ha dato il via libera alla manovra perché “Meloni e Giorgetti, che hanno sempre criticato l’Europa, hanno fatto una manovra che è più austerity di quello che chiede l’Europa”, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini alla manifestazione a Roma. “Allo stesso tempo non c’è un intervento sugli extraprofitti, e questa è una follia, in un Paese dove profitti ed extraprofitti sono aumentati, si fa cassa sul reddito di cittadinanza, sulle pensioni, sul salario dei lavoratori”, aggiunge, “questa è una scelta ben precisa”. Sugli striscioni si legge “Meloni, il popolo ha fame. Dategli una manovra sbagliata“, “Tre cose devono scendere: le bollette, il caro vita, gli over 60 dai ponteggi“. “Cambiamola“. Piazza è affollata nonostante la pioggia.
A Genova disagi per il corteo in centro città. A creare disagi unicamente il corteo, al quale hanno aderito quasi diecimila persone, che ha attraversato il centro città partendo da Piazza Principe per arrivare di fronte alla Prefettura in Largo Eros Lanfranco e bloccando il traffico nell’adiacente piazza Corvetto Nel capoluogo il personale aderente allo sciopero si è fermato a partire dalle ore 11.30 e sino alle 15.30 mentre per il trasporto provinciale l’orario è stato dalle 10.30 sino alle 14.30.
Anche in Lombardia è scattato dalle 9 lo sciopero generale. Le ripercussioni si fanno sentire soprattutto sul trasporto ferroviario regionale con tutti i treni sulle linee Ferrovie Nord che sono stati cancellati e non stanno viaggiando. Fermi anche i treni delle linee suburbane S1, S9 e S13. I treni che viaggiano sulla rete Rfi invece non stanno avendo alcuna ripercussione. Trenord fa sapere che nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per i soli collegamenti aeroportuali tra ‘Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto’. La circolazione dei treni riprende dalle 13. Per quanto riguarda il trasporto cittadino sulla linee metropolitane e di superficie gestite da Atm a Milano lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle 18 alle 22, mentre i mezzi sono garantiti per il resto della giornata.
Non ha perso l’occasione per tacere il vice leghista della Meloni (Matteo Salvini) nonché ministro del Trasporti, Matteo Salvini, il quale ha dichiarato:“Grazie al buonsenso di Cisl, Ugl e dei loro iscritti. Non sostenendo uno sciopero immotivato e ideologico contro il governo, non complicheranno la giornata a milioni di lavoratrici e lavoratori. Col dialogo si affrontano e risolvono i problemi, con lo scontro ideologico no“.
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