Regolatori del riscaldamento condominiale: non cullarsi sulla proroga

 

di ANTONELLO GUZZETTI* – Negli ultimi giorni del 2016 è giunta la notizia che molti attendevano: il governo, con il decreto Milleproroghe (D.Lgs 30 dicembre 2016, n. 244, art. 6, comma 10), ha rinviato al 30 giugno 2017 il termine entro il quale diventa obbligatorio installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore nei condomini con impianti centralizzati (il D.Lgs. 102 del 2014, recependo la direttiva 2012/27/UE, aveva inizialmente stabilito la scadenza al 31 dicembre 2016, prevedendo, in caso di inadempimento, multe dai 500 fino ai 2.500 euro).

La proroga era stata richiesta a gran voce e addirittura prevista da alcuni. Fin dai mesi precedenti alla prima scadenza, diversi enti ed associazioni di categoria avevano espresso dubbi e perplessità, soprattutto su alcuni punti: tempistiche tecniche, ritardi normativi, sovraccarico di maestranze e imprese con impossibilità a procedere nei lavori per tempo.

Sin dalla comunicazione della proroga, gli enti territoriali e le associazioni hanno espresso il loro punto di vista. La prima a pronunciarsi è stata CNA Installazione e Impianti: per l’ente la proroga è da intendersi come “…sub-iudice, in quanto i termini erano stati fissati ben 4 anni fa dalla Commissione Europea che potrebbe aver qualcosa da ridire in merito ed emanare una procedura di infrazione nei confronti del nostro paese. E qualcosa da ridire … potevano averlo anche le Regioni, essendo l’energia una materia di loro competenza…”

Il primo stop è infatti arrivato dalla Regione Lombardia che ha sottolineato in un comunicato ufficiale come la proroga non potrà avere effetto nel suo territorio, in quanto “… può essere disposta solo con legge regionale…”. Dal canto suo Assoedilizia ha fin da subito contestato fermamente tale interpretazione, sostenendo che “… è ben vero che la potestà legislativa in materia spetta alle Regioni, ma la Costituzione prevede che le Regioni debbano rispettare i principi fondamentali la cui determinazione spetta allo Stato…”.

 Le opinioni si fronteggiano, la situazione al momento è in divenire e bisognerà attendere sicuramente la presa di posizione delle altre Regioni – come già fatto dalla Regione Emilia Romagna -, degli altri enti e soprattutto la risposta – e le eventuali sanzioni – della Commissione Europea; diventa fondamentale andare al di là delle singole opinioni e cercare di fare chiarezza, fissando alcuni punti importanti soprattutto per le imprese coinvolte e i cittadini interessati.

Il nuovo termine del 30 giugno 2017 cade nel pieno della stagione in cui è possibile installare questo tipo di strumenti. L’effetto di spinta derivato dal D.Lgs. 102, che ancora indicava la scadenza del 31 dicembre, si è sentito molto anche nel mese di gennaio, un periodo nel quale molti hanno cercato di completare l’adeguamento dei loro impianti. Da quando si è ricevuta notizia della proroga è stato registrato un effetto “fisarmonica”; si è passati da una grande domanda ad un rallentamento, determinato anche dal fatto che avviare – o proseguire – i lavori di adeguamento in questi mesi invernali avrebbe richiesto anche lo spegnimento degli impianti di riscaldamento. Il pensiero generale da qui in avanti sarà probabilmente quello di avviare i lavori solo al momento dello spegnimento, in una data che oscilla tra la fine di Marzo e l’inizio di Aprile, a seconda del clima e delle aree geografiche.

Quello che si prevede nei tre mesi immediatamente successivi (aprile, maggio e giugno), prima della nuova scadenza, è un notevole aumento della richiesta di professionisti, oltre che di strumenti adeguati. Un intervallo di tempo che si profila come insufficiente per mettere a norma tutti gli impianti mancanti.

Diventa quindi fondamentale anticipare questa fase e muoversi per tempo per avere modo di valutare le singole situazioni, evitando di concentrare il pieno delle attività negli ultimi mesi disponibili e tenendo ben presenti alcune informazioni essenziali in termini di risparmio e detrazioni fiscali:

  1. Con l’installazione di strumenti di contabilizzazione e di termoregolazione si modificano le ripartizioni delle spese e si può ottenere fino al 30% di risparmio energetico annuale, diventando effettivamente responsabili dei propri consumi.
  2. Il disegno di legge di bilancio per il 2017 proroga fino al 31 dicembre 2017 la misura delle detrazioni al 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Diventa quindi molto importante non farsi influenzare dalla nuova proroga per installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione al 30 giugno. Bisogna muoversi rapidamente e fin da subito per avere il tempo utile di fare tutte le valutazioni del caso e poter usufruire – finché sono disponibili – delle detrazioni fiscali oggi concesse dalla legge. Ma soprattutto approfittare del tempo concesso in più per trovare progettisti e professionisti certificati per realizzare un lavoro ad hoc che possa garantire un risparmio effettivo sul lungo periodo.

*Antonello Guzzetti è country manager di Qundis** in Italia

**QUNDIS si occupa nello sviluppo di sistemi per la raccolta dei dettagli sui consumi energetici, sviluppando i propri prodotti su misura per le esigenze dei clienti. Attualmente i dispositivi Qundis sono installati in oltre 30 paesi e in più di 6 milioni di appartamenti. Per ulteriori informazioni: www.qundis.it

 

Commenta per primo

Lascia un commento