Chi fa il “galletto” in Europa per fin troppo scoperti obiettivi propagandisti interni deve mettere nel conto che poi gli altri leader gliela facciano pagare. E a Renzi la Merkel, Hollande e il presidente della Commissione europea Juncker l’hanno fatta pagare, nonostante l’esibizione messa in scena a Ventotene alcune settimane fa. Perciò i tre hanno deciso di incontrarsi in un vertice a Berlino mercoledì prossimo dal quale hanno escluso il capo del governo italiano, cioè il capo del governo di un paese che è ancora il secondo in Europa per produzione industriale. I tre – si apprende dall’agenda di Juncker diffusa a Bruxelles – incontreranno anche la leadership degli industriali europei (Ert).
“Il problema è se la Germania accetterà o meno” che l’Italia prenda il ‘posto’ della Gran Bretagna nel gruppo di testa dell’Ue, ha detto Renzi rispondendo ad una domanda del Washington Post sulla possibilità che il nucleo forte dell’Europa sia formato da Francia, Germania e Italia. “Ho grande rispetto per Angela Merkel e Francois Hollande, ma non possiamo perdere l’occasione. Carpe Diem”. Inguaribile l’arroganza dello statista di Pontassieve.
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