di FABIO CAMILLACCI/ Dopo lo spettacolo di Inter-Juventus, delude le attese la seconda semifinale di andata di Coppa Italia. Al “Maradona” reti bianche tra Napoli e Atalanta. Uno 0-0 che penalizza due volte la Dea: sia perchè i nerazzurri hanno fallito troppe occasioni da gol, sia perchè al ritorno ai partenopei per volare in finale basterà un pareggio con gol. A Fuorigrotta, migliore in campo: il portiere colombiano del Napoli David Ospina (foto), decisivo in almeno 3 occasioni. Atalanta comunque sprecona alla luce delle occasioni create. Sotto il Vesuvio invece Gattuso rimane un separato in casa con De Laurentiis.
La qualificazione dunque si deciderà tra una settimana a Bergamo: appuntamento a mercoledi 10 febbraio con fischio d’inizio alle 20.45. Questo primo round è stato complessivamente brutto: partita accettabile nel primo tempo, scialba nella ripresa. Come detto, gli ospiti hanno fatto molto di più provando a vincere la gara ma sbagliando negli ultimi 15 metri. I padroni di casa invece proseguono la loro convalescenza e lentamente si stanno riprendendo. In certi momenti i risultati aiutano ad andare avanti. Il Napoli è brutto da vedere, è criticato dai suoi tifosi, Gattuso è sulla graticola, ma non perde.
“Ringhio” rivoluziona il modulo, Gasp torna all’antico. La difesa a tre vista stasera è sicuramente un inedito, almeno dall’inizio. Rispetto alla sfida di domenica contro il Parma, 4 innesti freschi: Maksimovic al centro della difesa, Hysaj esterno sinistro, Bakayoko in mezzo e Politano in attacco. Gasperini, invece, dopo l’amaro esperimento della difesa a quattro nella ripresa contro la Lazio in campionato, torna all’amato 3-4-1-2, scegliendo una coppia d’attacco tutta colombiana con Muriel e Zapata. Le forze nuove, oltre a Muriel, sono Romero al centro della difesa (Palomino è squalificato), Gosens che torna padrone della fascia mancina e Pessina trequartista.
La partita. L’atteggiamento della Dea è il solito: squadra molto alta e aggressiva. Più guardingo e attento il Napoli, che evita la costruzione dal basso provando a saltare così la pressione bergamasca ma con infruttuosi lanci lunghi. Nella ripresa la solita girandola di cambi. Gattuso è peraltro costretto a sostituire Insigne e Demme per infortunio. Il capitano esce dal campo zoppicando, mentre il centrocampista tedesco crolla a terra per un sospetto trauma cranico dopo una violenta pallonata da due passi. Se non altro Gattuso recupera Osimhen. L’arbitro Fabbri si ricorda di avere i cartellini gialli e ammonisce Romero che essendo diffidato salterà il match di ritorno.
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