A Reggio Calabria si è svolta la manifestazione nazionale “Ripartire dal Sud” organizzata da Cgil, Cisl e Uil. In testa al corteo, aperto da uno striscione con la scritta “#futuroalLavoro. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”, i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Il corteo, che ha preso il via da Piazza De Nava, ha attraversato corso Garibaldi per raggiungere Piazza Duomo, dove si svolgono i comizi conclusivi.
“Una mobilitazione nazionale unitaria – hanno sostenuto i sindacati – per rivendicare dal Mezzogiorno la centralità del lavoro come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono in Italia”.
“C’è un arretramento di tutto il Paese rispetto all’Europa e non solo. Per noi l’Italia va unita e non divisa. Basta con le logiche dell’autonomia differenziata, che aumentano ancora di più le disuguaglianze”, ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini. “C’è bisogno di fare investimenti – ha aggiunto – in infrastrutture materiali ma anche in quelle sociali e serve una politica industriale”.
“Noi stiamo cercando di impedire che i provvedimenti che il Parlamento approva su proposta del Governo producano ulteriori danni al Paese. Ogni volta poi si lamentano che non riusciamo a modificare gli errori che fanno”, ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. “Il Sud – ha ricordato – è rimasto lettera morta per molti anni. Bisogna fare qualcosa. Le Regioni che non utilizzano i Fondi europei e di coesione sociale sono colpevoli e andrebbero commissariate”.
“Questa di Reggio Calabria oggi è una manifestazione imponente. Migliaia e migliaia di donne, di uomini e soprattutto giovani giunti da ogni regione del Mezzogiorno e anche dal resto d’Italia, con la loro presenza, lanciano un messaggio al Governo, che non può essere ignorato: l’Italia non esce dalla crisi senza lo sviluppo del Mezzogiorno”, ha affermato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.
*****A questo evento è dedicato un numero speciale del “Quotidiano del Sud“, che contiene tra l’altro articoli di Landini, Furlan e Barbagallo, oltre che dell’editore Florindo Rubbettino, del professore Aldo Masullo, di Adriano Giannola, dell’arcivescovo di Chieti e Vasto Bruno Forte, dell’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, di Elvira Scarnati, di Paolo Pombeni, del presidente della Svimez Adriano Giannola, delle scrittrici Sonia Serazzi e Giulia Carcasi, di Alberto Negri e un editoriale del direttore, Roberto Napoletano, che ricorda il ruolo avuto nel Sud da Giuseppe Di Vittorio, Giulio Pastore e Gabriele Pescatore, tre figure che, partendo da orientamenti politici e culturali diversi, trovarono punti di incontro per far ripartire il Sud.
- “Il Quotidiano del Sud“ si pubblica in Calabria, Basilicata, Puglia (Murgia), Campania (Irpinia) con le cronache locali, ma in abbinata con l’edizione nazionale di 16 pagine, che è in vendita separatamente nelle edicole di Roma, Milano, Napoli e Bari.
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