Tre giorni su quattro di stop temporanei sulle linee metro di Roma. Una circostanza, avvenuta ancora negli ultimi giorni, dovuta sia a guasti tecnici, sia a malori a bordo o blackout forse sulla rete. E l’azienda dei trasporti di Roma, guidata dal direttore generale Marco Rettighieri, sta tenendo sotto controllo il fenomeno con una commissione di inchiesta interna aperta proprio su un calo di tensione che si è verificato mercoledì. Giovedì mattina si sono registrati forti ritardi sulla linea B a causa di un guasto tecnico nella stazione Laurentina e rallentamenti sulla metro A per un altro guasto ad un treno alla stazione Re di Roma. Il giorno prima, caos su entrambe le linee: sulla A a causa di un blackout su cui l’Atac ha aperto una commissione di inchiesta ancora a lavoro, sulla metro B per un malore a bordo. Il giorno precedente, invece, la perdita di acqua vicino alla stazione Flaminio ha determinato la chiusura di viale del Muro Torto e di tre ingressi della metro, che però comunque è rimasta attiva. Poi è stata la volta dello stop alla B1 per un guasto tecnico agli impianti della stazione Libia.
Fino a pochi mesi fa, quando in Campidoglio c’era Ignazio Marino, i giornali portavoce del potere governativo davano la colpa di questi guasti al sindaco. Ora che al Campidoglio c’è il commissario Tronca, nominato dal capo del governo, avanzano sospetti di boicottaggi e invocano inchieste. Renzi e Orfini ringraziano.
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